
“La notizia è passata un po’ troppo in sordina” – osserva Davide Rampoldi, presidente della Società commercianti del Mendrisiotto. Questa: dal 1° gennaio 2025 Mendrisio Borgo e Meride sono riconosciute con lo status di “località turistica”. Cosa significa? Che i negozi di meno di 400 metri quadri, situati in queste due aree geografiche appena citate, sono autorizzati ad aprire liberamente. Più in concreto, dalle 6 alle 22.30 di qualsiasi giorno della settimana, domeniche e giorni festivi ufficiali inclusi. Il quartiere di Meride beneficia tuttavia di questa facoltà limitatamente alla stagione estiva, così come Muggio, Brusino Arsizio, Melano, Rovio e Bissone. La nuova disposizione non è invece valida nel mese di novembre, quando sia per il centro storico di Mendrisio sia per Meride e le altre località menzionate tornano a valere le regole base estese in tutto il Cantone, con l’obbligo di mantenere chiusi gli empori la domenica. La Città (nella foto il sindaco Samuele Cavadini) ha inviato negli scorsi giorni un “memorandum” a tutti i commercianti di Mendrisio per informarli della modifica intervenuta a inizio anno con l’entrata in vigore del “decreto esecutivo concernente la designazione delle località turistiche”. E precisando che proprio in virtù del nuovo decreto le richieste di deroga al Comune quest’anno sono decadute. Altre novità: Arzo e Ligornetto sono “località di confine”, così come altre località “momò” sono “Comuni di frontiera” e possono richiedere deroghe speciali (i dettagli sui siti www.ti.ch/ispettorato-lavoro o www.federcommercio.ch). Una boccata d’ossigeno per i commercianti? “Sì, siamo contenti – risponde Rampoldi – anche se questo decreto è valido solo per determinate zone del Mendrisiotto, un mistero che deve chiarire il Dipartimento delle finanze e dell’economia. Ma la notizia viene accolta con piacere”.







