
Ci sono gli occhi felici e le fotografie di istanti che rimarranno per sempre a catturare l’impresa. Il Morbio di Alessandro Minelli si è regalato un finale di stagione indimenticabile, ma per davvero. Dopo la vittoria in Coppa Ticino (la prima in 75 anni di storia, ndr), gli oranges sollevano al cielo anche la Supercoppa, conquistata sabato scorso sempre contro il Castello.
Sempre ai rigori e sempre dopo il 3-3 di tempi regolamentari e supplementari. Insomma, in casa oranges non si può essere più felici di così. Prima e dopo la celebrazione della Supercoppa, il tecnico ticinese è stato omaggiato a dovere dalla società perché con la conquista del secondo trofeo si chiude anche l’era con mister Minelli, che proseguirà la sua avventura da allenatore altrove. Dalla prossima stagione, invece, sederà in panchina Sacha Kitic, assistente di Minelli in queste tre stagioni. Abbiamo incontrato l’allenatore che ha regalato due coppe al Morbio.
Mister, stagione chiusa con due trofei: il coronamento di un percorso intenso. Quanta soddisfazione c’è?
Tanta, ma non solo per le coppe vinte. La vera soddisfazione sta nel percorso fatto: abbiamo lavorato rispettando sempre i ruoli, avendo fiducia uno dell’altro tra società, staff e ragazzi, che sono stati incredibili a credere nel nostro lavoro. La conquista di Coppa Ticino e Supercoppa sono il coronamento di un bel percorso, ma la soddisfazione più grande è quella di aver potuto lavorare con persone vere.
Si chiude un ciclo con due trofei: che emozioni ti porti dietro da questa stagione e da questa esperienza al Morbio in generale?
Quando fui accolto a Morbio, ci demmo tre anni per costruire un progetto. Direi che ci siamo riusciti. Le emozioni, le gioie, le delusioni e le arrabbiature restano e resteranno dentro di me per sempre, come processo di crescita e consapevolezza.
Quanto è difficile lasciare questo gruppo, soprattutto dopo un finale così?
È difficilissimo, inutile negarlo. Ma la vita va avanti, sempre con il sorriso e con positività. Sarebbe stato difficile anche se non avessimo vinto. Ogni persona della società, dello staff, così come i ragazzi che mi hanno dato tanto, hanno riposto in me la loro fiducia, facendo tutto ciò che avevo chiesto e per me ha significato tanto.
Il Morbio si è sempre distinto per coerenza e serietà. Che eredità lasci a mister Kitic?
Sacha si rispecchia nella coerenza e nella serietà che sono nel DNA del Morbio e, aggiungo, ha tanta passione. Avrà, come tutti gli allenatori, i suoi momenti belli e meno belli. Deve credere in quello che fa e mettersi sempre in discussione, perché questa è la sola verità per poter essere allenatore.
È il momento dei saluti…
Permettetemi di ringraziare, oltre a tutti i ragazzi orange, l’instancabile e competente staff che mi ha supportato in questo percorso. Ma un grande ringraziamento lo rivolgo al nostro presidente Max Beltrami, una persona di sport, dal cuore d’oro, capace di trasmettere, al contempo, ambizione e tranquillità.