Per risolvere esonerato Abascal

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L'ormai ex allenatore del Chiasso Guillermo Abascal.

• Xam) Il Vaduz mette a nudo i problemi del Chiasso. La squadra è tutt’altro che in crescita, come si andava raccontando. Abascal è allenatore troppo intelligente per non trarre le dovute conseguenze da questa inconcepibile situazione.

L’avevamo fatto notare più di una volta, o perlomeno abbiamo cercato di spiegare, senza pestare i piedi a nessuno, che nel Chiasso del girone di ritorno qualche cosa non funziona più. La morale potrebbe essere questa: ogni botte dà il vino che ha. Già, ma che ne è della squadra pimpante che ci ha accompagnato per quasi tutta l’andata?
Premettiamo che non è giusto fischiare i giocatori, come è accaduto il Lunedì di Pasqua. Meritano sicuramente il rispetto di quei pochi fedelissimi che ne seguono le vicissitudini dalla tribuna. Può starci che ognuno abbia i propri punti di vista, che manifesti il proprio malcontento e disappunto (ma la colpa è dei soli giocatori?) e che esprima anche le propre opinioni. Ma non prendendosela in questo modo.
Quanto alle individualità, come d’altronde è stato detto più di una volta da allenatore, direttore generale e dagli stessi giocatori, questa è una squadra che in Challenge può competere con tutte, ad eccezione, forse, dello Xamax. Vedasi le prestazioni, ma anche i risultati, stabiliti con il Servette che è la seconda della classe.
Sta di fatto che una squadra la si costruisce dalla base e non dal tetto, come sembra si sia fatto durante (e dopo) la pausa in cui si è disfatto più che fatto. Per di più quest’anno non incombe la retrocessione, è stato sottolineato anche questo: “siamo già attenti alla prossima stagione”.
Inoltre i cambiamenti a livello di proprietà, dirigenza, di direttori sportivi che vanno e vengono non hanno certo aiutato la squadra a crescere. Né tantomeno ci fanno capire di quale “progetto” si sia parlato al via del campionato, con un allenatore che ha galvanizzato l’ambiente nonostante l’uscita del precedente abbia contrariato parecchia gente, oggi comprensibilmente abbacchiata.
Sulla figuraccia al Riva IV con la squadra del Principato, che ha siglato tutte e sette le reti della partita (compresa quella dei padroni di casa, frutto di autogol), è preferibile stendere un velo.
Anche al cospetto di questa batosta (non è la prima) non ci sentiamo di puntare il dito sui giocatori: alcuni confusi nelle idee, altri vittime di “esperimenti” tecnico-tattici, qualcuno privo di dinamismo o comunque incapace di lasciare il segno. Sarebbe più logico chiedersi come mai e perché siano arrivati a Chiasso.
Ogni anno si cambiano giocatori e allenatore. Le modifiche sostanziali nell’organico hanno indubbiamente un loro peso. Ma, risultati alla mano, si rivelano un modo di operare poco efficace.

A questo punto è necessaria una precisazione: queste “riflessioni” sono state scritte prima che ricevessimo il comunicato del FC Chiasso 2005 S.A. circa l’esonero di Guillermo Abascal Perez, nella foto. Chiudevamo infatti dicendo che ci auguravamo che il tecnico, giovane e moderno potesse restare in carica fino a luglio…