• (red.) Le recinzioni cingono ancora l’area di cantiere, ma lo sguardo del visitatore è libero di ammirare la costruzione, a pianta circolare, sorta dietro Palazzo Turconi, nell’area retrostante la chiesa dei Cappuccini. Si tratta dell’innovativo Teatro dell’architettura, edificio firmato dall’architetto Mario Botta, promosso nell’ambito dell’ampliamento del campus dell’Università della Svizzera italiana, con lo scopo di rafforzare il ruolo di polo di eccellenza in campo formativo e culturale.
Il progetto, nelle intenzioni dei promotori, è teso a dare visibilità alla ricerca svolta all’Accademia mendrisiense e destinato a ospitare attività complementari, quali incontri ed esposizioni.
La costruzione trae spunto dai cosiddetti teatri dell’anatomia che occupavano gli ambiti degli antichi atenei: nello spazio centrale si svolgeva la scena, ovvero si trovava l’oggetto di studio, attorno al quale si riunivano gli studenti. Un esempio pregevole di questo tipo di sala ad anfiteatro si trova all’interno dell’Archiginnasio nel cuore di Bologna.
Il Teatro dell’architettura è concepito su più livelli che si snodano attorno a un unico spazio centrale illuminato grazie all’ampio lucernario.
Attualmente si stanno completando le fasi conclusive del cantiere. I lavori saranno ultimati per il tardo autunno. Le opere successive riguarderanno principalmente la sistemazione degli spazi esterni e gli accessi. Una volta completato il campus, lo stabile in legno della Biblioteca che si trova accanto al vecchio ospedale è destinato all’abbattimento. La riqualifica permetterà la creazione di un nuovo viale d’accesso che porterà all’ingresso del Teatro. Inizialmente, invece, si farà capo alla rampa di Palazzo Turconi.
Gli spazi interrati del nuovo edificio di forma circolare saranno occupati da una vasta sala conferenze. Quelli superiori, come detto, verranno riservati perlopiù a rassegne di carattere espositivo.