Il trend in atto delle finanze del Comune di Chiasso pone diversi quesiti di non facile soluzione, in relazione alla struttura dei servizi offerta, al moltiplicatore d’imposta e al programma degli investimenti. Un concetto evidenziato nel rapporto della Commissione della gestione che ha analizzato i conti consuntivi 2016; il messaggio è all’ordine del giorno della seduta del Legislativo in programma mercoledì 19 luglio. Il bilancio chiude con un avanzo d’esercizio di oltre 541 mila franchi – a fronte di una perdita preventivata – risultato determinato da imposte suppletorie. Nondimeno, le sfide all’orizzonte sono fonte di apprensione.
L’evoluzione degli indici finanziari – si sottolinea – mostra un indebolimento della forza del Comune che, in un solo anno, ha esaurito l’importante apporto della vendita del terreno Comacini. La Commissione presieduta da Claudio Schneeberger fa notare come la cittadina, negli ultimi anni, si è lanciata in investimenti onerosi, mentre il Cantone ha, da parte sua, continuato a scaricare oneri sulle spalle del Comune e “le prossime riforme fiscali ridurranno nuovamente le entrate”.
A preoccupare è anche l’aumento del fabbisogno “a dir poco esploso negli ultimi due anni”: la soglia dei 30 milioni deve essere mantenuta come tetto massimo, ammoniscono i commissari, che invitano il Municipio a elaborare un aggiornamento del Piano finanziario a corto e lungo termine. I riflettori si accendono sulle spese del personale che per il 2016 assommano a 33’590’000 fr, superiori dello 0.7% al preventivo. I membri della Commissione auspicano che in futuro venga attuata una gestione delle risorse umane “più efficiente ed efficace”.
Si suggerisce inoltre di valutare la vendita di quegli edifici che risultano essere solo un costo e per i quali un risanamento risulterebbe superiore ai benefici finanziari risultanti. La Gestione formalizza pertanto la richiesta di vendere lo stabile ex pompieri, mezzi d’epoca inclusi.