“FUORI CITTA’ – FUORI ORA” è il messaggio apparso mercoledì mattina su uno striscione bianco che campeggiava sulla ringhiera all’entrata del Centro ATTE di Chiasso, in via Guisan (nell’immagine a destra). Senza perdere tempo, il presidente del gruppo ATTE di Chiasso, Sergio Bernardi, ha segnalato il gesto alle autorità politiche e alla Polizia. A lui abbiamo chiesto come interpreta questo fatto. “Io non punto il dito contro nessuno ma credo che non vada presa come una ragazzata. Dietro questo messaggio c’è un malessere sociale che bisogna capire”. Potrebbero esserci almeno due possibilità di interpretazione. Di fatto – spiega – “nel parco dirimpetto alla sede ATTE, si incontrano molte famiglie di diverse etnie con i loro figli, soprattutto dopo la scuola. Chiasso è sempre stata una cittadina multietnica e di certo non è un problema questa caratteristica. Il fatto è che chi si incontra al parco spesso ne fa un uso improprio lasciando sul campo rifiuti di ogni genere e qualche volta glielo abbiamo fatto notare”. Quindi l’insegna potrebbe essere rivolta a chi si è lamentato chiedendo maggior rispetto delle strutture oppure a qualcuno che non sopporta l’uso e la frequentazione che si fa del parco. Le autorità e la Polizia hanno deciso di promuovere un confronto fra le parti che potrebbero essere interessate. Nel frattempo, sempre mercoledì, un altro striscione quasi identico è apparso al campo sportivo di Coldrerio (foto a sinistra). E dunque la domanda diventa: che senso hanno?