La rete ECAM in pareggio

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“Se dovessimo trovare una definizione dell’anno 2022, dovremmo sfogliare il dizionario e cercare quel termine includente il vissuto di tutte le protagoniste e tutti i protagonisti che hanno animato la vita dell’Ente Case Anziani Mendrisiotto (ECAM). Allora, da questa lunga ricerca tra migliaia di nomi, aggettivi e verbi dovremmo trovare quella parola, tanto evocativa, da non lasciare dubbi sulla sua appropriatezza e altrettanto imporsi per la sua necessità. Partiremmo dal ricordo dell’eccezionalità e della straordinarietà degli anni precedenti, nella più negativa delle loro accezioni e, come in un gioco dei sinonimi e contrari, ci troveremmo a volgere la nostra ricerca a ciò che di più diametralmente opposto potremmo scorgere: normalità /nor∙ma∙li∙tà/ s.f. Condizione di ciò che non si discosta da una situazione regolare e consueta; l’anno 2022 è stato sicuramente quello del ritorno alla normalità, questa volta però nella sua accezione più positiva. Il rasserenante conforto di una nostalgica e ritrovata quotidianità fatta di contatti umani, occasioni di incontro e finalmente non più dell’ossessiva paura del contagio e della necessità di proteggersi da tutto e tutti”. È così che viene introdotta la relazione sulla gestione 2022 dell’Ente Case Anziani Mendrisiotto che porta la firma della vicedirettrice Alessandra Pitozzi e della responsabile finanze e controlling Sabrina Cereghetti che riporta nel dettaglio la situazione dei conti di bilancio e conto economico dell’esercizio 2022. Cifre che vengono riprese pure nel messaggio recentemente licenziato dalla Città di Mendrisio che permette il ritorno alla normalità dopo il fenomeno pandemico e che ricorda: “Ulteriore elemento distintivo di tale esercizio è l’inclusione nel mandato di prestazione 2022 non solamente delle 5 strutture originarie (Casa Santa Lucia, le Fondazioni Antonio Torriani fu Leopoldo, Casa Girotondo, Quiete – Fondazione Ida e Dante Ronchetti e l’Associazione del Sacro Cuore di Gesù – Casa di riposo per persone anziane “S. F. S. Cabrini”) e fondatrici della rete ECAM, ma anche della Casa per anziani Santa Filomena di Stabio (Fondazione Pietro e Giulia Realini), entrata formalmente in rete nel 2021, ma che per tale anno era stata trattata con un contratto di prestazione a sé stante. Per questi motivi i dati 2022 risultano difficilmente comparabili con quelli dell’esercizio 2021”.

ECAM in cifre
La Città rende innanzitutto noto che il competente Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (UACD) ha effettuato e trasmesso la revisione dei conti 2022 nel mese di settembre 2024 ed è per questo motivo che il messaggio è stato redatto con un importante ritardo rispetto al periodo di riferimento. Il tasso di occupazione si è situato nella media delle sei strutture al 98.44%, parametro che ha contribuito, con altre variabili finanziarie, a ben coprire i costi di esercizio. Il finanziamento della rete, unitamente ad una gestione particolarmente oculata delle risorse, ha permesso all’Ente di non far capo al contributo di accompagnamento alla messa in rete, permettendo quindi un risparmio che si situa attorno ai due milioni e mezzo di franchi. “L’analisi dei dati finanziari e di gestione conferma che l’esercizio 2022 è il primo durante il quale la logica di messa in rete delle strutture ha comportato un importante risparmio di contributi pubblici, permettendo quindi di disporre di un ente solido ed in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente ai nuovi e mutati bisogni della popolazione anziana”, scrive l’Esecutivo di Mendrisio.
Il risultato finale 2022 – quarto anno di ECAM -, prima dell’adeguamento UACD, presentava un utile d’esercizio di 2’999’641.35 franchi. Il Municipio rileva: “Il mancato utilizzo del contributo di accompagnamento alla rete, il non riconoscimento di costi non monetari per complessivi 326’407.35 fr, ed il plafonamento dell’utile dopo la revisione cantonale, hanno prodotto un pareggio del risultato. Riteniamo per contro corretto segnalare che, se da un lato l’ottimo risultato di esercizio dimostra la bontà del progetto di messa in rete delle strutture, d’altro canto non si esclude in futuro che si debba ancora accedere, seppure in misura limitata, a misure di accompagnamento”. Questo perché “l’attuale definizione dei prezzi standard secondo delle classi basate sulle dimensioni (posti letto) delle strutture, non è più adatto ai modelli di rete, che evidentemente operano con numeri ben differenti. Ma pure perché “non sempre l’Autorità cantonale riconosce nei prezzi standard l’importante evoluzione dei costi alla quale stiamo assistendo negli ultimi anni come, per esempio, gli aumenti legati all’approvvigionamento energetico, dei generi alimentari e del premio assicurativo legato all’indennità di perdita di guadagno legato alla malattia”.