In tanti anni non era mai capitato. Lunedì sera nella seduta di Consiglio comunale a Castel San Pietro la votazione sulla creazione di posteggi, segnatamente sul rapporto di minoranza della Commissione edilizia e opere pubbliche che ne proponeva il rinvio, a conti fatti, si è conclusa in parità: 13 a 13.
Dopo un lungo attimo di sgomento, a condurre alla soluzione è stata la Legge organica comunale (LOC, articolo 61 cpv 3) che in casi come questi impone al Legislativo di riportare il tema a un nuovo voto.
Così la richiesta di credito di 100 mila franchi per la realizzazione di 7 nuovi posteggi e la sistemazione della strada “In Campagna” nella frazione di Casima tornerà sui banchi del Consiglio comunale nell’adunanza in agenda il 9 dicembre.
All’ordine del giorno anche due interpellanze alle quali ha prontamente risposto il Municipio. La prima, a firma Giacomo Galli (I Verdi Liberali), intitolata “Castello terra d’artisti” ha avanzato la possibilità di creare un progetto dedicato all’esposizione di opere d’arte realizzate da persone particolarmente legate al Comune di Castello, segnatamente nella zona Al Ponte, in prossimità della Chiesa Rossa. A incaricarsi di rispondere all’atto parlamentare è stato il capo Dicastero sport, cultura e tempo libero, Andrea Cantaluppi, il quale ha affermato che il Municipio ne condivide il prinicipio, ma non nella zona indicata dall’autore dell’interpellanza: la zona della collina del Ponte sarà infatti nei prossimi anni un cantiere, “ciò che non lascia quindi spazio per ulteriori interventi”. Cantaluppi ha inoltre fatto il punto sul progetto di Parco archeologico, informando che “è in corso un dialogo intenso fra il Parco della Breggia, l’Ufficio dei beni culturali e l’Associazione Ricerche Archeologiche del Mendrisiotto, al fine di predisporre un progetto completo in tutte le sue componenti”.
La seconda interpellanza è stata presentata da Giorgio Cereghetti (il Centro) che ha chiesto lumi sulla recente pubblicazione del Programma di agglomerato del Mendrisiotto di quinta generazione (PAM5) e in particolare sulla tratta tra il nucleo di Castel San Pietro e il Ponte di Castello e sul mancato inserimento nel documento del collegamento pedonale dalla zona Nebbiano alla rotonda di Loverciano, interrogando l’Esecutivo su possibili alternative per migliorare questo raccordo. Ebbene, il vice sindaco Paolo Prada ha spiegato che “al momento la progettazione del collegamento pedonale si trova a livello di studio di fattibilità, nel quale sono state indicate alcune varianti (…)” e che “a questo stadio della progettazione, la soluzione proposta è di realizzare delle strade adatte a tutti i tipi di utilizzatori e illuminate a norma” e inoltre che “per la tratta di opere sul nostro territorio, pianificate con priorità A, si prevede la realizzazione fra il 2028 e il 2031”. E per quanto riguarda il tratto Nebbiano/Loverciano “il progetto di percorso pedonale è previsto nei finanziamenti del PAM3”.