Il 22 agosto prende il via Inarrestabile è la notte, la ventiquattresima edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo. Il nuovo format, che vede il festival svilupparsi nelle fasce serali, prosegue fino a domenica 25 agosto.
Il piccolo borgo di Arzo si prepara per quattro giornate ricche di appuntamenti: spettacoli per bambini – anche piccolissimi – per giovani e per adulti; una varietà di proposte artistiche, laboratori, installazioni, incontri, musica e buon cibo.
Nel corso delle quattro giornate sui palchi del festival si alternano numerosi artisti e artiste, che da differenti prospettive riflettono, raccontano, immaginano e condividono sguardi su alcuni dei temi più importanti della contemporaneità.
Un’indagine sulla libertà e sull’autodeterminazione di Mario Perrotta, artista molto amato dal pubblico, apre il festival, giovedì 22 agosto, prima con un incontro (ore 19.00, Corte dei Miracoli), poi con lo spettacolo Come una specie di vertigine. Il nano, Calvino, la libertà (ore 21.30, Giardino Castello).
Nei giorni successivi la programmazione continua, sviluppando diverse linee di ricerca, tra cui quella che, da sempre, caratterizza la poetica del festival: la scena come spazio impegnato, che recupera e riattiva le storie e le memorie, grandi e piccole. L’operazione emerge in particolare nei lavori Umanità nova. Storia di una mancata rivoluzione, su anarchia e Moti di Reggio, che segna il ritorno della compagnia Carullo-Minasi; in Kakuma. Fishing in the desert, uno sguardo su uno dei più grandi campi profughi del contemporaneo, al confine tra Kenya e Sud Sudan, di Laura Sicignano, Irene Serini e Susanna Iheme; in Ilva football club, che racconta di una piccola squadra nata sotto l’acciaieria di Taranto, di Usine Baug & Fratelli Maniglio.
Trova spazio anche il valore delle piccole storie, da proteggere e ascoltare con pazienza: le proprie (Je suisse (or not) di e con Camilla Parini) o quelle degli altri (#bassa velocità. Vite in viaggio sui treni regionali, Teatro dell’Orsa).
La collaborazione con la compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi non solo si concretizza anche per questa edizione, ma amplia ulteriormente la proposta di un teatro per tutti: Conta fino a…cinque. Uno spazio per i piccolissimi ad Arzo è il progetto di teatro per spettatrici e spettatori piccolissimi. Due spettacoli teatrali (Spot e Oltre), due laboratori e una tavola rotonda (Minimondi, in collaborazione con Charlot, RSI Rete Due) sono così dedicati agli spettatori di 0-5 anni, considerati così come spettatori e cittadini dell’oggi.
Anche nel corso della nuova edizione, infine, uno spazio importante è riservato agli incontri con il pubblico (nella Corte dei Miracoli). Il ciclo di approfondimenti prevede quattro appuntamenti, da giovedì 22 a sabato 24 agosto. Oltre agli incontri già citati, uno spazio di riflessione è dedicato al rapporto tra scena e migrazioni (Narrare le migrazioni) e al ruolo del teatro nel riattivare vicende dimenticate come quelle dei Moti di Reggio (Teatro e anarchia).
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