I riflettori sono già accesi sulla 24esima edizione del Festival internazionale di narazione di Arzo. Un grande traguardo che si appresta a compiersi fra meno di due mesi, con un bel programma e un titolo poetico: Inarrestabile è la notte.
Numerose le novità dell’evento in scena da giovedì 22 a domenica 25 agosto. Le più importanti: la manifestazione tornerà a svolgersi nel suo antico ed esclusivo capoluogo, Arzo, rinunciando a sconfinare nei quartieri attigui e gli spettacoli si terranno solo a partire dal crepuscolo. Il motivo lo ha chiarito alla conferenza stampa di presentazione del programma, Marco Mona, presidente del festival: “I cambiamenti climatici in corso ci hanno indotto a compiere questa scelta: l’anno scorso abbiamo registrato un calo degli spettatori per il troppo caldo e la canicola durante gli spettacoli pomeridiani e inoltre si sono ridotti gli sponsor, ciò che ci preoccupa ma non ci scoraggia. Non vogliamo essere come un piccolo fiorellino alle labbra, perché quello è immobile, noi no”.
Natalia Lepori, direttrice del Festival: “È stata una decisione sofferta. Il comitato è consapevole che il cambiamento climatico è una realtà e occorre far fronte ai mutamenti. Anche quest’anno abbiamo in programma spettacoli capaci di costruire mondi, raccogliere attraverso le storie una comunità di spettatori in carne ed ossa. Nelle corti, nei giardini, in un luogo discosto, anche se Arzo è ormai famoso in tutto il mondo, ma ha conservato la dimensione di paese che consente di far vivere relazioni e una vicinanza fisica: siamo sempre più iperconnessi ma in realtà soli. Abbiamo voluto mantenere il coinvolgimento dei bambini (che avranno buone ragioni per andare a letto più tardi)”.
I biglietti sono già online sul sito con nuove forme di abbonamenti da 3, 6, 9 spettacoli e che garantiranno anche quest’anno l’accesso gratuito ai mezzi pubblici nel solco della sostenibiltà. Tra i partner, il Museo Vela, la Città di Mendrisio, Rete Due e l’Informatore. Alla conferenza stampa i membri di comitato si sono spartiti la presentazione del programma 2024. Claudio Fenaroli ha illustrato i principali contenuti rivolti ai piccolissimi e ai loro genitori, fra cui: Conta fino a… cinque. “Già agli albori il festival ospitava un ambiente protetto e ricco di stimoli dedicato ai piccolissimi, da questa idea è nato un nuovo progetto più strutturato”. La collaborazione con la compagnia bolognese La Baracca-Testoni Ragazzi porterà al festival due spettacoli teatrali (Spot e Oltre), due laboratori e una tavola rotonda (Minimondi, in collaborazione con la trasmissione Charlot di Rete Due) dedicati al target 0-5 anni. Prenderanno parte al dibattito lo psicologo dell’età evolutiva, Dieter Schürch e Isabella Lenzo, responsabile della mediazione culturale del Lac, moderati da Monica Bonetti.
Non mancheranno gli acclamati e storici Giullari di Gulliver con una fiaba e un racconto dei Confabula. Gradito ritorno di Monica Morini con il Teatro dell’Orsa.
Camilla Stanga ha presentato gli spettacoli preserali, fra cui quello in agenda venerdì alle 18.30 alla palestra delle scuole, in un’atmosfera calcistica: Ilva football club di Usine Baug & Fratelli Maniglio. Alle 20.30, invece, in Corte Solari, progetto coprodotto da Muchas Gracias e Teatro C’Art, ispirato a Shakespear, parafrasato in Lei Lear.
Ritorno ad Arzo anche per Oscar De Summa, con L’ultima eredità (ispirato a un vissuto autobiografico, narra di un viaggio da Bologna e la Puglia con in cuore la notizia della morte del padre). Un’altra perla dell’edizione 2024 sarà proposta da Camilla Parini, artista ticinese, che si produrrà con 20 repliche tra venerdì e domenica di una performance di mezzora per 1-2 spettatori alla volta intitolata Je suisse (or not). Una narrazione con pochissime parole in cui ogni spettatore sarà acccolto in un salotto popolato da da un orso polare. Amanda Ostinelli ha dal canto suo presentato gli spettacoli serali. In agenda la trasposizione del celebre romanzo di Calvino La giornata di uno scrutatore. “Una riflessione sulla libertà”.
Il grande scrittore sarà pure nel calendario del ciclo di approfondimenti in Corte dei Miracoli da giovedì a sabato e vedrà in scena, fra gli altri, Mario Perrotta. Non mancheranno inoltre laboratori. Altro ritorno per la compagnia Teatro e anarchia che metterà in scena Umanità nova. Cronaca di una mancata rivoluzione. Altro spettacolo potente: Kakuma. Fishing in the desert per la regia di Laura Sicignano, lavoro ispirato a uno dei campi profughi più grandi al mondo tra Kenya e Sud Sudan.
Ad Arzo si rifletterà anche sull’emigrazione. Il festival accoglierà La Fabbrica di ospitalità, progetto creato nel 2023 dagli studenti all’Accademia di architettura di Mendrisio, che ad Arzo proporranno un’installazione-denuncia: una stanza in scala 1:1 del Centro federale d’asilo. Il programma completo è disponibile su www.festivaldinarrazione.ch.