
Lafra) I rossoblù si stanno allenando a Seseglio. Il brutto tempo e i rischi che ben conosciamo non facilitano il compito di staff e giocatori. Alessandro Lupi: “Lamentiamo già alcuni infortuni”. Oggi è in programma un’amichevole contro il Sion.
Già tre giocatori infortunati dopo poche sedute d’allenamento. Settimana scorsa Lupi, a conoscenza della ripresa dell’attività, era stato esplicito: “Ci sono molteplici problematiche, in primis quella degli infortuni. Dopo un così lungo periodo di stop il rischio di farsi male è grosso”.
La squadra si allena a Seseglio in condizioni soddisfacenti nonostante il maltempo che si protrae da una settimana: “Dobbiamo fare di necessità virtù” – dice un po’ abbacchiato il tecnico che probabilmente sperava in un’altra soluzione visto che siamo a giugno inoltrato e se tutto va bene si giocherà sino ad agosto con poche possibilità di programmare la prossima stagione a meno che questa sia posticipata a fine settembre.
Insomma non si potrà stare tranquilli un attimo, il pensiero corre anche ai contratti in scadenza e al recupero degli infortunati: uno degli ultimi a ritrovarsi chiuso in casa a seguito di guai fisici è Patrick Rossini. D’altra parte Pollero ancora non si è visto, Lupi era convinto che sarebbe rientrato settimana scorsa.
Tanti pensieri, appunto. Quello relativo all’eventualità di una retrocessione per fortuna non c’è più, il Chiasso troverà anche nel campionato 2020-21 il suo posto in Challenge. Ma è ugualmente un logorio di nervi: anche Bignotti in questi giorni è impegnatissimo su più fronti. Non ne conosciamo esattamente le ragioni, sappiamo che è alla ricerca di un amministratore: significa che vuole tornare direttore generale a tutti gli effetti senza altre gravose incombenze. Gli staranno probabilmente piovendo addosso richieste di giocatori in partenza e in arrivo. La Capital SA, di cui è stata data notizia settimana scorsa, risolverà anche questi problemi o si troverà sul fronte in solitaria come finora?
Il coronavirus non gli ha certamente facilitato il compito. Gli stipendi a Chiasso non saranno particolarmente alti, ma affinché ci siano le basi per una crescita omogenea e sicura è evidente che non basta lo spirito di competizione e di attaccamento che tutti i giocatori dimostrano di avere nei riguardi della società. La città non è (più) una potenza economica, non può (più) investire: fa già tanto (vedi stadio Riva IV in primis).
Bignotti, al momento, conta soprattutto su Andrey Ukrainets che continua a garantire la conduzione aziendale. Con l’evoluzione costante degli ultimi anni le squadre di calcio rappresentano per le aziende un ottimo investimento, qui sembrerebbe l’esatto contrario: ma va bene anche così fintanto che ci saranno persone come il russo senza però dimenticare Franco Della Torre, per anni asso vincente della società, che si è messo di nuovo alacremente e concretamente al lavoro…
Il Chiasso, promesse a parte di salvarsi anche sul campo, deve soprattutto badare in queste 13 partite che restano da giocare, a consolidarsi come società anche sotto l’aspetto tecnico. Bentancur non è riuscito a metterci il naso (meglio così!), dunque Alessandro Lupi può stare in pace, il suo contratto triennale gli sarà garantito anche per le due prossime stagioni. Non ha corso il rischio di venirsi magari a trovare nella posizione di Andrea Lanza, che era stato sollecitato a lasciare la guida del Paradiso in prospettiva di assumere una panchina più importante, proprio dal signor Bentancur.
Tornando alla realtà, un po’ tanto malinconica di questa settimana (tempo brutto, campi allagati) oltre a Rossini risultano acciaccati Giuseppe Aquaro e Bastien Conus: “Ci alleniamo una sola volta al giorno, proprio per contenere al minimo gli infortuni. Abbiamo inoltre una situazione limitata dal Comune, per noi è comunque importante fare bene, fare sì che tutto funzioni al meglio”.
In fin dei conti la squadra aveva e ha voglia di disdire l’abbonamento con questo impasse: “Non dobbiamo perderci d’animo, spero di recuperare la squadra al gran completo nei prossimi giorni. Nonostante tutto le premesse sono buone, stare fermi era un incubo”.
Lupi e i ragazzi si apprestano a sorbire questo “brodino” di stagione da squadra convalescente. Oggi venerdì è in programma un’amichevole a Sion: una partita sicuramente all’insegna del massimo fair play. Ma dietro l’angolo si intravede un ciclo di fuoco tutt’altro che beneaugurante per la salute dei giocatori. Altri infortuni finirebbero con l’avere conseguenze psicologiche di non poco conto. Anche sullo stato d’animo del mister.