Chiasso sempre più giù

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Il Chiasso, anziché riprendersi, sta calando a picco: è ultimo, staccato di 7 punti dallo Sciaffusa impostosi al Riva IV tra i mugugni dei 500 fedelissimi.

“Repetita non juvant” ma per il quarto castigo subìto dai rossoblù con Lupi in panchina è d’obbligo in quanto la salvezza si sta allontanando sempre di più. D’accordo che le partite da giocare sono ancora tantissime, 26, ma le squadre su cui si faceva e si continuerà a fare la corsa, si diradano e le distanze si allungano.
Il tecnico ex Primavera Milan continua a decantare il possesso palla, un concetto che non sta in piedi se non ne viene fuori un gioco produttivo in fase conclusiva e se, in quella difensiva, affiorano sempre ingenuità o distrazioni che dir si voglia. La squadra, come si va ripetendo da inizio campionato, è giovane e inesperta ma nel frattempo si è arrivati all’undicesima giornata… A cosa serve declamare un calcio propositivo se non si vincono contrasti e duelli e se è latente quella carica agonistica dimostratasi determinante contro l’Aarau (unica vittoria su 10 partite giocate)?
Ai renani è bastato il golletto di Zé Turbo al 53’ (incornata su calcio dalla bandierina di Sessolo) per espugnare il Riva IV che sembra diventato terra di conquista anziché campo tabù. Già all’andata si erano assicurati i 3 punti con una sola rete di scarto: fanno 6 punti persi contro un avversario diretto nella lotta per mantenersi in Challenge League: sono numeri che dovrebbero far riflettere, meglio ancora – come ha dichiarato il capitano Bruno Martignoni (nella foto di F. Monticelli) – “Dobbiamo fare tutti un importante esame di coscienza”. Tutti, parole chiarissime!
La squadra di Murat Yakin ha, come logico, difeso strenuamente quello che si sarebbe rivelato il gol-partita sino alla fine dell’interminabile incontro (100 minuti onde recuperare il tempo perso a seguito di un infortunio occorso ad Alessandro Guarnone) diretto da Nikolaj Hänni.
Lupi, che ha reclamato con l’arbitro per un rigore non accordato, ha sentenziato: “Loro sono venuti qui solamente a difendere cercando di colpirci in contropiede per poi punirci con un gol su palla ferma…”. Ma è un leitmotiv, sentito e risentito, che non regge quello delle palle ferme. Inoltre è normale che una squadra scarsa di mezzi tecnici (ma dotata di qualche ottima individualità, vedi Sessolo e Del Toro in modo particolare) in trasferta giochi prima di tutto per non prenderle, e una volta trovato il gol abbassi le barriere cercando se mai di rendersi pericolosa nelle ripartenze.
Dopo la pausa nazionale (Svizzera-Irlanda a Ginevra il 15 ottobre) arriverà al Riva IV il Kriens dei vari Elvedi, Follonier, Tadic, Siegrist. I lucernesi non sono certamente a una distanza ravvicinata, vantano infatti ben 8 punti di vantaggio. C’è da augurarsi che i rossoblù impediscano loro di ribadire il 2-0 ottenuto in casa. È importante che Lupi metta in campo una squadra tatticamente ispida in modo che possa accarezzare finalmente la gioia di un risultato positivo, meglio ancora se sabato 19 il Chiasso riuscirà a festeggiare la seconda vittoria di questa ennesima tribolata stagione.