”Hanno detto subito di sì, quando ho annunciato loro che avrei allestito una mostra collettiva”. Marisa Casellini racconta, felice, di com’è stata accolta dagli amici d’arte l’idea di inaugurare a Melano il nuovo corso di Villa Santa Lucia. L’edificio, con un ampio parco, costruito all’nizio degli Anni Quaranta del secolo scorso, è stato acquistato dal Comune qualche anno fa, per 1’850’000 fr, incluso il contributo del Cantone di 450 mila fr, stanziato nell’ambito della politica di salvaguardia e della promozione della riva dei laghi ticinesi, dopo che nel secolo scorso decine di migliaia di metri quadrati ai bordi del Ceresio e del Verbano se ne sono andati per sempre sotto il cemento della speculazione fondiaria.
Il passaggio di mano della villa era stato sottolineato lo scorso anno con una cerimonia ufficiale, presenti le autorità comunali e cantonali. Ora l’apertura all’arte, anche se decisioni definitive sull’utilizzo dell’edificio non sono ancora state prese dal Comune. Ma questa prima “idea”, di offrire gli ampi spazi della villa all’arte, sembra indovinata. La mostra, che sarà inaugurata giovedì 23 maggio alle 18, è intitolata “La casa al lago” ed è coordinata da Al Fadhil, di Campid’arte. “Da una quindicina d’arte sto raccogliendo i ritratti di artisti e artiste contemporanei della Svizzera italiana di diverse discipline”, spiega Marisa Casellini a L’Informatore. “Chiedo loro una fotografia, quella che si sentono di regalarmi in quel momento, che li rappresenta, insomma. Ho così raccolto una cinquantina di ritratti fotografici. Piano piano, uno dopo l’altro, partendo da ciascuna immagine, ho interpretato i relativi ritratti. Rispetto alla ritrattistica classica che per secoli ha rappresentato una disciplina artistica molto diffusa, ho dato al ritratto una forza diversa. Non ho iniziato dalla matita, ma da un aspetto meccanico: la macchina fotografica, un “mezzo” che non esisteva in passato, ma di cui oggi, secondo me, bisogna tener conto quando si fa un ritratto. Ho dunque lavorato su ciascuna fotografia, in formato A4, incollandola sulla tela, con i colori a olio”.