Bambi e Punto. Sono i nomi di due coniglietti affidati, dallo scorso anno, alle cure degli allievi della scuola elementare di Ligornetto nell’ambito di un progetto d’istituto. Ignoti, lo scorso weekend, li hanno prelevati dal recinto dove viverano; una bambina, recatasi a scuola domenica mattina per dare loro da mangiare ha trovato la casetta vuota. In seguito Bambi e Punto sono stati ritrovati morti in un prato soprastante. Un atto gratuito e crudele nei confronti dei due animali domestici, ma anche dei bambini che con passione e senso di responsabilità se ne occupavano quotidianamente.
Sull’increscioso episodio accaduto presso la scuola elementare di Ligornetto nella notte fra sabato e domenica scorsi, il genitore di un allievo ha espresso alcune riflessioni affidate alla redazione de l’Informatore.
Presso la sede scolastica di Ligornetto ha preso avvio lo scorso anno un bel progetto che interessa attualmente una pluriclasse di prima e seconda elementare. L’idea è quella di coinvolgere gli allievi nell’allevamento di alcuni animali da cortile e nella coltivazione di un orto. I bambini hanno cominciato ad accudire due conigli in un ampio e confortevole recinto adiacente la scuola. I giovani allevatori hanno così imparato a conoscere questi animali occupandosene in prima persona.
Anche durante le recenti vacanze pasquali gli allievi si sono presi cura, a turno, dei loro beniamini.
Purtroppo nella notte tra sabato e domenica scorsa qualcuno ha prelevato gli animali introducendosi nel recinto chiuso a chiave. Le due povere bestie sono state ritrovate lunedì mattina, morte in malo modo, nei pressi della scuola.
A mio modo di vedere, questi atti d’inciviltà devono essere denunciati pubblicamente.
La giustizia farà il suo corso e ci auguriamo che i colpevoli siano identificati e adeguatamente puniti. Resta comunque l’amaro in bocca nel vedere la delusione dei bambini che non riescono a spiegarsi il perché dell’accaduto e che, ahiloro, hanno dovuto confrontarsi con l’infinita ottusità di personaggi capaci di queste vigliaccherie.
Sarebbe un gran peccato se simili avvenimenti scoraggiassero i docenti a proporre questo tipo di iniziative pratiche, tanto utili per sviluppare nei giovani sensibilità e senso di responsabilità. Proprio ciò che è mancato agli autori del misfatto. Un papà