
• (red.) Grazie al voto unanime del Gran Consiglio, si concretizzerà la terza fase dei lavori di costruzione, ristrutturazione e ampliamenti del Centro professionale del Verde di Mezzana (CPV).
Lunedì scorso, il Parlamento cantonale ha infatti detto sì alla richiesta di credito di 6’977’600 franchi presentata dal Consiglio di Stato, dopo che, a più riprese – dal 2005 – lo stesso Gran Consiglio aveva approvato una serie di invesimenti riguardanti il polo cantonale. Sono stati 77 i “sì” al messaggio preavvisato favorevolmente dalla Commissione della gestione e delle finanze (relatore Matteo Quadranti).
La proprietà si estende su una superficie di 443’138 metri quadrati tra i Comuni di Coldrerio, Balerna e Castel San Pietro. Quella edificata è pari a 9’569 metri quadrati e comprende dieci edifici. L’area che interessa l’intervento pianificato è situata a sud della strada cantonale. Un’area oggetto del concorso di architettura conclusosi nell’ottobre del 2016 che ha definito gli interventi necessari affinché vi sia un’identità unica per l’intero comparto. Il progetto selezionato – così come illustrato dal Governo – rientra nella logica della salvaguardia, del rispetto e della valorizzazione del patrimonio esistente, integrando anche le esigenze dell’utente a livello di accessi, rappresentatività e fruizione. L’accento è stato posto in particolare sulla valorizzazione del concetto di piazza per gli esterni di villa Cristina, edificio riconosciuto quale bene culturale d’interesse cantonale. L’intervento prevede di riportare all’antico splendore portico e loggiato, attualmente chiusi. In linea generale si presterà attenzione agli aspetti normativi, strutturali e impiantistici, oltre che all’accessibilità per le persone disabili, al tetto, alle facciate e ai bisogni funzionali dei principali utenti (CPV, Azienda agraria cantonale e Comunità di lavoro Regio Insubrica). L’organizzazione dello stabile non è più aderente alle necessità amministrative. La ridefinizione degli spazi favorirà anche l’inserimento di una biblioteca destinata al polo del verde.
Il secondo oggetto di interesse è rappresentato dalla cantina; l’edificio è utilizzato per l’intero processo di vinificazione. Al fine di soddisfare le accresciute esigenze produttive, sarà necessario edificare un nuovo volume interrato. L’intervento permetterà di risolvere anche i problemi emersi di muffe e umidità. Gli spazi esterni sono poco definiti, in quanto rappresentano sostanzialmente la somma di diverse situazioni succedutesi in maniera disordinata nel passato; pure i percorsi di collegamento tra gli edifici, si lamenta in sede cantonale, presentano un disordine generale.
Ci si concentrerà inoltre sulla centrale termica e il teleriscaldamento: il messaggio governativo del 2011 indicava già la scelta di realizzare una nuova centrale unica, alimentata a legna, per la produzione e la distribuzione del calore ai diversi edifici.
Mezzana ospita attualmente alcune arnie; per garantire l’attività di queste ultime è stato deciso di coniugarle alle attività didattiche presenti nel comparto.
L’insieme degli interventi previsti, come precisato dall’Esecutivo cantonale, costituiscono un tassello ulteriore relativo allo sviluppo di tutto il comparto di Mezzana e fanno parte della strategia di rilancio del Centro sia nel campo della formazione, sia in quello della produzione quale polo cantonale del verde.
L’obiettivo generale evidenziato dal Cantone è di garantire spazi adeguati alle esigenze tecniche e alle norme vigenti, così come la produttività. Si mira anche ad accrescere la sicurezza del personale, migliorando le condizioni di lavoro, e a ottimizzare i costi di gestione, oltre a sostenere con mezzi finanziari pubblici l’economia locale, soprattutto nel settore dell’edilizia.