
Si chiama “Terna della Befana” perché viene proposta ogni anno nei primi giorni di gennaio e perché le fasi finali si giocano a ridosso dell’Epifania. La sua denominazione non ha nulla di ironico o di irrispettoso. Anzi, si tratta di un torneo vero e proprio che si gioca secondo le regole tecniche della Federazione Svizzera, divisa ufficiale compresa.
È tradizionalmente organizzato dalla Società Bocciofila Arognese che più in là si occuperà pure di offrire la gara cantonale a coppie. La sede tecnica invernale è presso il bocciodromo di Campione dove, perciò, si sono vissute le fasi decisive.
La “Terna della Befana” è uno degli appuntamenti riservati ai Club del Comitato di Mendrisio: la stessa Arognese, Arzo, Campionese, Cercera (Rancate), Ideal (Coldrerio), Riva San Vitale, Romano (Mendrisio) e Romantica (Balerna) i cui tesserati, passata la pausa di fine anno, si cimentano con rinnovate e giustificate ambizioni.
Come nel 2017, la parte del leone l’hanno compiuta i giocatori e le formazioni della Cercera piazzando ben tre terne fra le prime quattro. L’onore della Campionese è stato salvato dalla formazione di Angelo Bianchi, Alessandro Bolgé e Augusto Rusconi, giunta terza. Al quinto rango si sono piazzati Mario Bortolotti, Fernanda Boria e Ottavio Pintus (Romantica), Silvano Bernasconi, Franco Cereghetti e Riccardo Ballinari (Romano), Gabriele Pittaluga, Bruno Borellini e Luigi Bianchi (Arognese), nonché Claudio Vanossi, Marco Mombelli e Milo Camponovo (Ideal).
L’hanno spuntata Valentino Cardinale, Ermanno Costa e Carmine Pettinato che dopo aver estromesso in semifinale i tre campionesi (12 a 6) hanno battuto nettamente nella partita decisiva, 12 a 2, i compagni-avversari Carlo Quadranti, Angelo Fasana e Giuseppe Frigerio. I quali avevano in precedenza mandato ai box con un tiratissimo 12 a 10 Davide Valsangiacomo, Michele Gerosa e Paolo Straccia.
Solamente Arzo e Riva San Vitale non hanno visto i loro nomi comparire sul tabellone ufficiale.
La prestazione collettiva della Cercera è indice di solidità sportiva e sociale. Perdurando la costanza, la continuità e la forma, i suoi giocatori potranno certamente essere protagonisti della stagione 2018 anche in tornei di più ampio respiro. E, come sempre, la Cercera sarà impegnata nella sua vocazione propositiva e nella gestione della preziosa scuola bocce.
Alla fine del torneo l’Arognese ha offerto un signorile rinfresco nel solco della sua più genuina tradizione.
Anche Riva San Vitale è stata attiva durante le vacanze natalizie. Ha organizzato il Campionato giovanile con cinque juniori che si sono affrontati, senza essere divisi nelle loro categorie, in un torneo all’italiana, vale a dire tutti contro tutti.
Si è imposto con quattro vittorie Jacopo Faul (Under 12). Seconda Elisa Bianchi (Under 18) con tre successi. Quindi Riccardo Bergomi (U 12), Matteo e Greta.
Anche Riva San Vitale ha così lanciato la sua scuola bocce che non mancherà di offrire ai giovani che hanno scelto quessto sport le migliori opportunità per una crescita personale e sportiva di grande valore.
Nel corso del 2018 il nostro giornale si occuperà spesso dell’attività giovanile nel distretto.