
(red.) A partire da domenica 7 gennaio verrà aperta anche la seconda tratta del collegamento ferroviario tra il Ticino e Varese. Con i suoi 17,7 km di lunghezza unisce, attraverso il confine di Stabio e la stazione di Mendrisio, gli agglomerati di Bellinzona, Lugano, Chiasso, Como e Varese. In questo modo Lombardia e Ticino saranno più vicini. Riapre anche, dopo anni d’abbandono, la ferrovia tra Porto Ceresio e Arcisate (Varese). Molte speranze sono riposte nell’utilizzazione del treno da parte dei frontalieri.
Chi frequenta le linee ad alta velocità italiane fatica a capire come la costruzione dei pochi chilometri di binari tra Stabio e Arcisate abbia richiesto così tanta fatica. Le varie “Frecce” corrono a 250, 300 all’ora su tracciati sorti dal nulla in pochissimi anni, comprese le lunghe gallerie e le trincee. Qui, senza che vi fossero particolari difficoltà tecniche, il sogno di migliorare i collegamenti tra Ticino e Lombardia verso Varese e di collegare finalmente fra loro Varese con Como, ha accumulato un ritardo di 4 anni.
Il ministro dei trasporti Graziano Delrio, che poco prima di Natale con l’allora presidente della Confederazione Doris Leuthard si è seduto per primo sulle carrozze Tilo della nuova relazione ferroviaria, non ha esitato a dire, ha scritto La Regione, che noi taliani “abbiamo molto da imparare dalla Svizzera, il cui Governo ci è stato molto vicino e a volte ha avuto molta pazienza”. All’inaugurazione segue ora l’apertura del collegamento, a partire da domenica 7 gennaio, dalla stazione di Stabio verso il confine e Varese.
Sembrano passati secoli da quando nel Mendrisiotto nacque l’idea di questo collegamento, per il quale si era battuto in particolare Antonio Soldini, già membro del Municipio di Balerna e primo presidente della Commissione regionale dei trasporti. Commissione che, ora, stando al servizio pubblicato sul Corriere del Ticino mercoledì 3 gennaio non ha curato più di tanto la promozione della nuova relazione verso le aziende del Mendrisiotto.
Ci vorrà probabilmente del tempo prima che la nuova offerta delle FFS e di Trenord riceva i consensi auspicati da parte del pubblico, soprattutto dei frontalieri.
Dinamiche di trasporto
Ma è innegabile che i nuovi binari transitabili da domenica sono una tappa importante dello sviluppo del trasporto collettivo sull’asse della frontiera. Dinamiche che erano iniziate ormai diversi anni fa con un gesto modesto ma significativo, i bus tra Chiasso e Como a disposizione dei residenti delle due città; in anni più recenti ecco la costruzione delle nuove stazioni ferroviarie di Mendrisio-San Martino e Stabio; nel medesimo periodo c’è stato il prolungamento della linea di bus/autopostale Mendrisio-Capolago verso Porto Ceresio, località di confine dalla quale partono da qualche mese anche le corse in battello destinate a chi lavora nel Luganese; e – da domenica 7 gennaio – sarà rimesso in funzione anche il collegamento ferroviario tra Porto Ceresio e Varese.
A Porto si è lavorato anche di notte, il sabato e la domenica, nelle ultime settimane, per fare in modo che tutto sia pronto per domenica. La linea verso Varese, che avrà uno scalo interessante ad Arcisate, dunque verso Mendrisio e Lugano, era stata giudicata troppo deficitaria per essere mantenuta. Così le ferrovie italiane, 8 anni or sono, abbandonarono binari e stazioni, diventati luoghi per vandali di vario tipo. Il treno era stato sostituito con la corriera. I lavori di rifacimento erano iniziati nel 2016, interessando l’intera linea, dalla massicciata alla rete elettrica, passando per il rinnovo delle stazioni.
Saranno diversi gli aspetti considerati dai frontalieri per giudicare concorrenziale alla strada l’offerta ferroviaria: il costo del biglietti e degli abbonamenti, la frequenza oraria, la possibilità di posteggiare l’auto nei pressi delle stazioni; senza dimenticare la distanza, arrivati nel Mendrisiotto e nel Luganese, tra le nostre stazioni e i luoghi di lavoro, da raggiungere possibilmente in meno minuti possibili.
Per 112 fr al mese
Per dare un’idea del costo del trasporto transfrontaliero sulla nuova linea ecco il prezzo del biglietto di a/r Mendrisio-Varese, che è di fr 13.60, mentre l’abbonamento mensile, in vendita tra qualche giorno, sarà di 112 franchi. Per la tratta più lunga, da Lugano a Varese, la ferrovia chiede 22 franchi e 177 fr per l’abbonamento mensile. I prezzi indicati sono equivalenti all’acquisto in euro effettuato in Italia da Varese verso il Ticino e ritorno. I nuovi biglietti e gli abbonamenti transfrontalieri permettono di viaggiare tra la Lombardia e il Canton Ticino con un unico titolo di trasporto.