
EL) Vittoria più netta di quanto non indichi il risultato. Ammirato un Mendrisio brioso contro un Winterthur U21 in bambola nel primo tempo ma pericoloso nella ripresa.
I ragazzi di Ardemagni passano con slancio all’attacco della porta zurighese sin dall’inizio: al 5’ Sarr sblocca il risultato, due minuti dopo il loro portiere Rüegg mette in angolo una gran botta di Regazzoni.
La pressione dei padroni di casa aumenta di minuto in minuto: al 12’ Sarr s’invola in dribbling verso i 16 metri ma sul più bello, al momento di concludere a rete, si blocca. In campo una sola squadra: al 18’ Moscatiello lancia alla grande il numero 11 ma anche questa volta il bomber non arriva a concretizzare, il suo tiro termina alto. È di Vinatzer il raddoppio, siamo al 19’. La U21 zurighese patisce i frombolieri del centrocampo momò. Su tutti Moscatiello e Senkal. Il Mendrisio dà l’impressione di strapazzare i giovani “leoni” (nelle loro fila si fa notare soprattutto Quintoles, un peperino), infatti prima Vinatzer poi Sarr non riescono a metterla dentro a porta vuota, o quasi… È al 28’ che Cataldo effettua la prima parata su tiro di Krasniqi, centravanti di razza. Intanto Regazzoni – ora su calci piazzati, ora su cross – mette al centro dell’area zurighese un sacco di palloni utili ma nessuno li sfrutta. Bellissimo un suo calcio di punizione ad effetto che ha rischiato di finire nel sette. Il gol lo premierà al 10’ della ripresa anche se il 3-0 viene accreditato al difensore ospite Chipra: autogol. Poco male, al 13’ ancora “Rega” mette in azione Sarr, di nuovo su calcio piazzato: ma il bomber spara alto. Al 18’ una saetta di Saliji da una trentina di metri finisce alle spalle di Cataldo: capolavoro, tiro imparabile per il numero 15. Reazione immediata dei momò con Sarr che tira a fil di palo al 25’. Gol sbagliato, gol subìto: al 43’ su azione di calcio d’angolo Krasniqi sfrutta una mezza mischia creatasi davanti al capitano: 3-2. Corre il 43’ restano 4’ da giocare, forse anche mezzo minuto in più, con i recuperi. Minuti non tribolatissimi ma che tengono in ansia il pubblico.
Si può recriminare sulle occasioni sprecate, almeno un paio per tempo (a proposito, annotiamo che al 43’ del secondo anche De Biasi, entrato al posto dell’infortunato Moscatiello, a coronamento di una bella azione ha sfiorato di testa il palo) però questo Mendrisio è piaciuto. Continua a proporre baldanzosamente il suo gioco, peccato che lo finalizzi poco: contro la difesa più perforata del gruppo 3 due o tre reti in più non avrebbero certamente stonato.