Si è esibito molte volte anche nel Mendrisiotto, Nino Zucca – in arte “The Swiss Elvis” -, e lo fa tuttora, affiancandosi a Toto Cavadini e “Togn” (Antonio Canova). “La serata la tirano loro, io faccio degli intermezzi di 5 canzoni ogni mezz’ora circa” racconta Nino Zucca nato e cresciuto in America come figlio di emigranti partiti da Gentilino per la Florida. “La mia passione per il re del rock americano è nata quando avevo 12 anni e mio padre mi portò a vedere Elvis Presley. Da quel momento, quando mi chiedevano cosa volevo fare da grande io rispondevo “voglio fare l’Elvis””. Il papà era nato in America quale figlio di italiani emigrati negli USA al tempo della guerra”. E la mamma era di Taverne. “Il papà di tanto in tanto veniva in Ticino dai cugini e così l’ha conosciuta… A vivere si erano stabiliti in America ma quando papà è deceduto, la mamma ha voluto tornare in Ticino”. Fino a 13 anni l’ “Elvis svizzero” ha vissuto dunque in America respirando a pieni polmoni l’entusiasmo del pubblico per il talento di Elvis Presley. Ha iniziato a suonare i suoi brani? “Sì, dapprima in casa da solo e poi con una band”. Influenzato dai generi musicali USA di quei tempi, nel 1972 vinse il concorso canoro (Elvis degli Stati Uniti) e venne premiato dallo stesso Elvis che faceva parte della giuria. Fu proprio Elvis a dargli il titolo “The Swiss Elvis” vista la sua origine svizzera. In cosa consisteva il premio? Sorride Nino Zucca e la sua mente torna al ‘72 quando aveva 28 anni: “Vinsi un gruzzoletto, dieci apparizioni in “Channel Seven” in 10 stati differenti d’America e poi una settimana a casa di Elvis Presley, nella sua famosa villa di Graceland”. E come è andato il soggiorno a casa di Elvis? “A dire il vero lo trascorsi con sua nonna, la moglie e uno zio. Lui tornò solo l’ultimo giorno. La notte precedente non riuscivo a dormire dall’agitazione. Quando, il mattino dopo, mi venne incontro mi disse: “Hi! Elvis!” Mi tremavano le gambe perché mi trovavo di fronte al mio grande mito mondiale. È un ricordo che mi resterà sempre nel cuore”. Poi, in una delle trasmissioni di “Channel Seven” fu notato dalla famosa cantante americana/scozzese Norma Green (a quei tempi era al 7° posto della hit-parade mondiale) che le fece da manager considerandolo il suo “pupillo”. “Con lei mi sono esibito per anni e in diverse parti del mondo acquisendo molta esperienza. America, Canada, Germania, mare del nord, ecc.” Grazie a tutti questi ingaggi ho potuto vivere di questa mia passione – annota Nino – e sono entrato poi a far parte degli imitatori impersonificatori professionisti del mitico Elvis. Nella sua carriera, l’Elvis svizzero ha cantato con diversi “Big” della canzone (cfr. www.swiss-elvis.com).
Tornato in Svizzera, ancora oggi riesce a trarre identificazioni e stimoli dal Grande Re del rock USA, esibendosi in shows e regalando emozioni al pubblico.