
Together sounds better. Letteralmente: insieme suona meglio. È questo il nome del progetto di formazione musicale, al suo secondo giro di boa (è iniziato nel settembre 2023) con protagonisti una trentina di utenti della Fondazione Provvida Madre di Balerna, che dal 1970 accoglie minorenni e adulti con disabilità congenita o cognitiva, fisica e/o psichica. L’iniziativa vede in campo il Conservatorio della Svizzera italiana e Argor-Heraeus di Mendrisio, azienda internazionale attiva nella lavorazione e trasformazione di metalli preziosi, che ha ideato e sostiene la proposta a livello finanziario.
La direttrice di Provvida Madre, Anna Romanens: “Il progetto si articola su due gruppi: il primo, formato da una ventina di minorenni confrontati a disabilità importanti, partecipa agli incontri musicali senza tuttavia l’obiettivo di concerto e di performance; un altro gruppo di una dozzina di utenti adulti è invece stato creato all’interno del nostro spazio negozio La Butega e si è esibito più volte in pubblico. E dopo la prima esperienza avvenuta lo scorso 18 maggio a LaFilanda, in occasione delle Giornate d’azione nazionale per i diritti delle persone con disabilità, il prossimo maggio organizzeremo sempre nella biblioteca di Mendrisio un nuovo concerto e ancora una volta saranno inseriti tra loro dei musicisti del Conservatorio. Non si tratta di un concerto con strumenti tradizionali: essi sono infatti stati realizzati appositamente per la nostra utenza, pensati con oggetti che possiamo trovare facilmente in casa nostra. L’interessante è che il metodo formativo si sviluppa proprio a partire dalle competenze di ogni singola persona”.
Un metodo e le grandi ouvertures di Rossini
Il maestro è il percussionista brasiliano e docente del Conservatorio della Svizzera italiana, Luciano Zampar, che ci illustra il metodo e sintetizza la straordinaria esperienza: “Sono una dozzina gli utenti de La Butega, con cui facciamo concerti. Ognuno di loro, a turno, svolge il ruolo di direttore d’orchestra e si pone davanti al gruppo, guidandolo con dei precisi segni. Abbiamo inoltre sviluppato tramite dei vocaboli dei motivi ritmici. Si è così iniziato a lavorare con delle ouvertures d’opéra, fra cui il Guglielmo Tell e La gazza ladra di Rossini. Ora ci stiamo preparando al prossimo concerto di maggio e anche in quell’occasione suoneremo con una formazione della Scuola di musica del Conservatorio che dobbiamo ancora definire. Principalmente si suonano strumenti a percussione, ma ci sono anche momenti che contemplano testure musicali restituite ad esempio con il fruscìo attraverso il tamburo o utilizzando dei fogli di carta. Abbiamo così ad esempio eseguito un tema molto lento, tratto da Cinema Paradiso di Ennio Morricone. L’idea è che ci sia da parte loro anche un’esperienza percettiva, percorrendo tutte le possibilità sonore. I partecipanti al progetto sono sempre molto entusiasti di fare musica, che rappresenta momenti importanti e offre loro anche una straordinaria occasione per esprimere la creatività e per determinarsi con delle proprie scelte. Questo lo osservo anche con il gruppo dei bambini di Provvida Madre, che si lanciano con gesti audaci pur di arrivare a produrre un suono, con grande desiderio e stimolo. All’attività musicale partecipano anche le diverse figure professionali, dall’ergoterapista agli educatori”.
Riprende la parola la direttrice di Provvida Madre: “Questo progetto si svolge all’interno delle nostre strutture di Balerna e all’Atelier La Butega. Complessivamente, con Coldrerio e Mendrisio, contiamo quasi 300 collaboratori e 140 utenti, di cui più di una trentina minorenni. Offriamo sia una presa a carico diurna che residenziale”.
Il progetto musicale supera ormai i due anni. “Sì e adesso – fa sapere Anna Romanens – si sta valutando di poterlo estendere anche a un altro gruppo di persone adulte con deficit importanti. Gli ospiti de La Butega hanno dal canto loro all’attivo più concerti”. Quali sono per gli utenti i benefici maggiormente tangibili?
“Si vede in loro proprio il piacere di suonare e di condividere questo momento di musica. Il maestro Luciano utilizza un metodo pedagogico molto coinvolgente che spazia tra chi assume il compito di direttore d’orchestra, a chi si occupa dei ritmi, dei toni. È veramente una disciplina all’avanguardia. Lo scorso dicembre hanno suonato con gli allievi delle scuole Elementari di Morbio Inferiore. Si è trattato di una esperienza intensa, con dapprima prove separate e quindi in sinergia”.
Punta di diamante per il Conservatorio
Un motivo d’orgoglio, punta di diamante anche per il Conservatorio della Svizzera italiana. Il direttore Luca Medici: “Assolutamente. Questo progetto di formazione musicale, inserito in un istituto per bambini e adulti con disabilità, rappresenta un unicum a livello svizzero, il dover improvvisare, ascoltare gli altri strumenti, entrare in sinergia e interloquire fra loro comporta un valore aggiunto e tutto questo rende un incredibile potere trasformativo della musica”. Decisivo il sostegno finanziario della Argor-Heraeus, che ha creduto nel progetto sin dal primo minuto e che prosegue nella sua sponsorizzazione. Dichiara il suo co-CEO Robin Kolvenbach: “Together sounds better incarna l’impegno di lunga data di Argor-Heraeus nel sostenere il territorio in cui opera. Siamo orgogliosi di promuovere questa iniziativa, che dimostra come la collaborazione possa trasformarsi in un valore concreto per la comunità. Ideato da Argor-Heraeus, il progetto è il frutto di un lavoro di squadra con Provvida Madre e il Conservatorio della Svizzera italiana, in cui ciascun partner ha messo a disposizione le proprie competenze per generare un impatto positivo e tangibile”.