Modulata Carmina in concerto a Rovio con brani risvegliati dopo secoli

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L'Ensemble vocale Modulata Carmina.

Brani inediti o meglio trascritti di recente dagli originali scoperti in diverse biblioteche italiane. Ricantare un brano a distanza di 400 o 500 anni è l’emozione che saprà trasmettere l’Ensemble vocale Modulata Carmina questa domenica 8 dicembre alle 17 nella Chiesa parrocchiale di Rovio. Il concerto è patrocinato dal Circolo di cultura di Rovio e dal locale Consiglio parrocchiale.

L’Ensemble Modulata Carmina vanta un’attività concertistica ultra-trentennale che svolge sia su suolo svizzero che all’estero. Come dicevamo, i concerti proposti presentano al pubblico musiche per la maggior parte da poco riscoperte e trascritte.
“Da sempre – annota Luigi Santos, uno dei due tenori del gruppo – Modulata Carmina ha scelto la voce come mezzo privilegiato per esprimere il piacere e l’impegno nel fare musica. Il gruppo è specializzato nel repertorio rinascimentale senza però escludere incursioni in epoche e aree culturali differenti”. I programmi che propone nei vari concerti sono frutto di ricerche musicologiche.
Nell’organico attuale ci sono Marta Bonomi e Noemi Cavallo quali soprani, Nausicaa Nisati e Maria Teresa Santos come contralti, Luigi Santos e Danilo Santoriello sono i tenori e Marco Radaelli e Giampietro Bonazzi i bassi. Agli albori, il gruppo era composto da quattro voci. In seguito, la frequentazione di pagine sacre ha indotto ad ampliare l’organico e ora l’Ensemble vede l’impiego di formazioni differenti, in base al programma proposto. Capita che il gruppo si esibisca in concerti con formazione di 3 soli elementi fino a raggiungere 34 elementi. E proprio anche questa capacità d’adattamento del gruppo ha permesso la sua partecipazione a molteplici appuntamenti musicali di prestigio come ad esempio le edizioni di “Cantar di Pietre o il Festival “Varese Estense”.
Ma torniamo al programma di questa domenica. Con il brano “Se quasi Aurora sorgi” di Giovanni Pellio (compositore di origine fiamminga vissuto a Venezia nella metà del 500), l’Ensemble vuole fare una dedica alla Madonna nella giornata a lei dedicata e cioè la Festività dell’Immacolata. “Si tratta di un Madrigale spirituale a 6 voci, appena trascritto, e che domenica potremo udire per la prima volta dopo 400 anni di riposo in biblioteca” spiega Luigi Santos.
Il concerto è intitolato “Musica delle sfere” e propone composizioni dedicate a personalità importanti, alle stelle più brillanti del firmamento artistico e politico europeo. Il pubblico seguirà anche “Musica Dei Donum” di Orlando di Lasso (1532-1594) e poi “Der oben swebt” di Ludwig Senfl (1486-1543), “Padre del Ciel” di Ludovico Agostini (1534-1590), “O virtus sapientiae” di Hildegard von Bingen (1098-1179), “Nymphes des bois” di Josquin des Prez (1450-1521), “La Rose enflorece” Canto sefardita XIV secolo di autore ignoto; “Lugebat David Absalon” di Nicolas Gombert (1495-1560), “Panta ta Ethni” Antiphona greco-latina del X secolo, “Confitebor Angelorum” di Francesco Usper (1561-1641). Il concerto terminerà sul canto natalizio della tradizione ambrosiana del XII secolo: “Adnuncio vobis Gaudium magnum”.