A due settimane dall’insediamento del Consiglio dei giovani, martedì a Mendrisio un altro consesso è stato rinnovato: è il Consiglio dei bambini e delle bambine.
Martedì nella sala del Consiglio comunale, il gremio dei politici più piccoli al mondo è entrato in carica alla presenza del sindaco, Samuele Cavadini e del Municipio. “Dopo le eccellenti esperienze delle precedenti legislature, la Città accoglie e saluta le nuove consigliere e i nuovi consiglieri, dimostrando come l’amministrazione abbia ormai integrato nel suo funzionamento il modello internazionale della Città dei bambini e delle bambine, al quale ha aderito nel 2020” – evidenzia l’autorità cittadina.
I baby politici hanno ricevuto i loro attestati di consigliere e consigliera, firmati all’istante dal sindaco. La Città delle bambine e dei bambini – pone in rilievo il Comune – rappresenta un progetto concreto che promuove attivamente la partecipazione dell’infanzia nella vita della comunità”. L’iniziativa è coordinata dal Dicastero Socialità e pari opportunità (Ufficio famiglie e giovani) in collaborazione con il Dicastero Formazione e servizi di accudimento (Istituto scolastico) e fa di Mendrisio un Comune all’avanguardia nei processi partecipativi.
Secondo Daniele Caverzasio, capo Dicastero socialità e pari opportunità “oggi, con l’insediamento del terzo Consiglio delle bambine e dei bambini, Mendrisio compie un passo significativo verso un futuro che ascolta il presente. In un’epoca in cui si corre il rischio di dimenticare l’importanza delle voci più giovani, la nostra città si distingue per il coraggio di coinvolgerle attivamente. Questo progetto non è una semplice formalità, ma un laboratorio di civica, dove i membri del Consiglio imparano a confrontarsi con dei piccoli progetti. È un segnale forte, un invito a non sottovalutare mai la capacità dell’infanzia di contribuire con idee fresche e prospettive nuove. Che questo Consiglio sia il simbolo di una città che non solo aspira a un domani migliore, ma lo costruisce già oggi, con la forza delle nuove generazioni.”
Le nuove consigliere e i nuovi consiglieri, dopo le elezioni nelle classi terze e quarte elementari di tutte le sedi dell’Istituto scolastico di Mendrisio e quartieri, sono stati designati nuovi membri e rimarranno in carica due anni. Di seguito l’elenco delle nuove consigliere e dei nuovi consiglieri che compongono il gremio: Bianca Lonetti, Giacomo Brenni, Giacomo Bianchi, Giada Torriani, Asia Araya, Tommaso Doneda, Massimo Parisi (Mendrisio), Pietro Faul, Roberto Romagnolo, Jodie Schick (Arzo), Allegra Pierro, Carol Coduri, Sean Cataldo (Rancate), Achille Bobbià, Sebastian Salvadè (Ligornetto).
Il progetto, nato a Fano nel maggio 1991, è stato ideato ed è tuttora coordinato da Francesco Tonucci (2015). Il preciso intento politico “è di contribuire a promuovere un cambiamento di paradigma nel governo della città, assumendo la bambina e il bambino, al posto dell’adulto lavoratore auto-munito, come parametro di riferimento della qualità della vita sociale. La premessa teorica, che legittima questo cambio di prospettiva, risiede nella convinzione che la centratura sui bisogni di bambine e bambini assicuri agli/alle abitanti una città sicura, inclusiva e garante delle diversità: uno spazio urbano che incrementi la qualità della vita per tutti e per tutte” – evidenzia la Città che aggiunge: “bambini e bambine – di diritto già cittadini e cittadine e non “futuri/e” cittadini/e – vivono quotidianamente il territorio e le sue dinamiche, quindi “devono essere coinvolti nell’assumere un ruolo attivo nel processo di cambiamento e nel rapporto tra città e residenti, poiché sono considerati competenti”.
Il modello la Città dei bambini e delle bambine, edificato sui principi emanati dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ha la volontà e l’ambizione di garantire concretamente il rispetto di importanti articoli enunciati dalla Carta: art. 3 – l’interesse superiore del bambino sulle decisioni che lo riguardano; art.12 – esprimere liberamente la propria opinione e che questa venga presa in considerazione; art. 13 – libertà di espressione; art. 31 – diritto al gioco e al tempo libero. Insomma, dal basso si può arrivare in altissimo.