Occhi sul Mendrisiotto

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La sede principale della Posta (©PostFinance SA 2017. Tutti i diritti riservati).

La notizia, resa nota un paio di mesi fa, ha avuto vasta eco tra i rappresentanti sindacali e nell’opinione pubblica di tutto il Paese. La decisione della Posta di chiudere 170 filiali in Svizzera nell’arco di quattro anni ha sollevato più di un interrogativo. La scelta operata dal gigante giallo – per fronteggiare le tendenze definite irreversibili della clientela – ridisegnerà la mappa dei servizi: entro il 2028 rimarranno duemila sedi dotate di personale, di cui 600 uffici postali. In quest’ottica, la Posta si è già attivata contattando gli attori interessati sul territorio. Anche nel Mendrisiotto.

Se la Posta intende chiudere o trasferire un ufficio oppure un’agenzia postale, è tenuta a consultare l’autorità del Comune interessato nell’ottica di trovare una soluzione con sensuale. Così è anche in questa delicata fase: la macchina si è messa in moto. Il fornitore di servizi postali si è attivato per un approccio preliminare con diversi enti locali a livello cantonale e distrettuale.
Contattato da l’Informatore, il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi conferma che la direzione della Posta, attraverso i suoi rappresentanti, ha interpellato il Municipio allo scopo di vagliare il futuro dell’ufficio postale attualmente ubicato nello stabile di Via Pietro Bernasconi. L’Esecutivo non ha ancora affrontato la problematica al suo interno: il tema verrà verosimilmente esaminato nel corso della riunione in agenda la prossima settimana. La Posta segue usualmente un iter ben definito. I Comuni, in linea generale, nell’eventualità che si prospetti la chiusura di un ufficio postale, hanno facoltà di opporsi alla decisione.
Per quanto riguarda il caso di Novazzano, per ora, c’è stata solo una preliminare presa di contatto. La compagine municipale non è ancora entrata in materia, né ha privilegiato una via da percorrere. Bernasconi afferma nondimeno che il Comune intende assumere un ruolo attivo a questo stadio, nella ricerca del la migliore soluzione possibile a vantaggio della popolazione.
Altre località del distretto sono già state toccate nel recente passato da queste misure: laddove si è abbassata una saracinesca, è stata perlopiù privilegiata l’opzione dell’apertura di agenzie postali, sfruttando le sinergie con realtà imprenditoriali già presenti sul territorio.
Stando a informazioni raccolte, non ancora in fase matura, un paio di altre realtà periferiche del Mendrisiotto potranno entra re in linea di conto nel contesto della strategia posta in essere dal gigante giallo sul piano nazionale. Una pianificazione della rete di filiali che, nelle intenzioni dichiarate dalla Posta lo scorso mese di maggio, vuole andare incontro alle odierne esigenze dell’utenza che apprezza l’offerta di soluzioni d’accesso flessibili in termini di orari e luoghi. L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare i 600 uffici postali che resteranno attivi nel Paese in veri e propri centri servizi. Una programmazione che, come detto, non ha lasciato indifferente il mondo sindacale preoccupato in primo luogo dalla riduzione del numero dei posti di lavoro.