Casa anziani, ora è duello fra Val Mara e Riva San Vitale

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“Forse non tutto è ancora perduto, ma la vedo molto dura poter realizzare nel Comune la Casa per anziani. La volontà del popolo va rispettata e oltretutto di altri luoghi immediatamente disponibili non ce ne sono. Pur rinunciando all’autorimessa, l’acquisto di un terreno ci costringerebbe a ricominciare tutto da capo e dopo dieci anni di progettazione, la strada si fa decisamente complicata”.

Così dichiara a l’Informatore il sindaco di Val Mara, Jgor Zocchetti, all’indomani della bocciatura – con soli 15 voti di scarto tra favorevoli e contrari – del credito di 650 mila franchi per la progettazione di massima della Casa per anziani nel nucleo di Melano e autorimessa interrata. Il referendum, lanciato lo scorso dicembre (promotore, l’ex municipale e consigliere comunale, Antonio Casellini) è stato accolto con 579 voti contro 564. La partecipazione è stata del 64,47%.
Quale sarà ora il prossimo passo del Municipio di Val Mara? “Sicuramente ne parleremo e analizzeremo il tema. Intanto ora entrerà in gioco anche Riva San Vitale, che a suo tempo si era pure detto interessato a realizzare sul proprio territorio la Casa per anziani. Il Cantone aveva tuttavia scelto l’ubicazione a Melano, ritenendola una posizione più centrale. Mi dispiace perché il numero di anziani a Val Mara sta in prospettiva sopravanzando quello dei bambini e con il nostro progetto avrebbero potuto avere una struttura nel loro Comune nell’arco di cinque anni. E questo traguardo ora lo vedo difficile”.
Proprio domenica scorsa 9 giugno, nel giorno della votazione e a verdetto non ancora noto, dalle colonne del Mattino la Lega dei ticinesi di Riva San Vitale ha pubblicato un articolo dal sapore di aperto duello: “Nel caso, lo sapremo solo domenica sera, il referendum abbia successo, già in seduta di Consiglio comunale proporremo di riattivare la pratica, con buona pace del Triciclo”. Detto, fatto. Lunedì sera in Consiglio comunale il gruppo Lega-Udc-Indipendenti (prima firmataria, Raffaella Zucchetti) ha presentato un’interpellanza che mette in luce come già nel 2013 Riva fosse pronta a edificare una Casa per anziani e possieda già il terreno di sua proprietà (tra i mappali 1995/2423/2422) e già a norma di Piano regolatore per ospitare la struttura. Dove? Tra le scuole Medie e il campo di calcio, in direzione del Laveggio.
Interpellanza celermente trattata l’indomani in seduta municipale. Con quale esito? Il sindaco, Antonio Guidali: “Il Municipio era già consapevole che se il referendum a Val Mara avesse vinto, il tema sarebbe giunto sul tavolo. Martedì sera abbiamo deciso di scrivere una lettera (nel frattempo già partita, ndr.) al Cantone, all’Ufficio degli anziani del DSS riconfermando l’interesse di Riva San Vitale e chiedendo un incontro e i dati aggiornati sulla pianificazione dei posti letto delle Case anziani per il Mendrisiotto e il Basso Ceresio. Chiaramente se il Cantone dovesse dirci che non c’è una necessità di posti letto non si avvia certo una procedura così complessa e lunga”. E gli aspetti finanziari? “Non siamo arrivati ancora lì, è prematuro, perché prima di partire vogliamo conoscere la pianificazione cantonale dei prossimi 10-15 anni”.
Il gruppo Lega-Udc-Indipendenti di Melano, promotore dell’interpellanza, osserva: “Il nostro gruppo è conscio dell’importanza di una casa anziani, in modo particolare nella zona del Basso Ceresio. L’aspettativa di vita è sempre maggiore e le famiglie, oltre alle difficoltà legate dall’assistenza, spesso tra impegni lavorativi e personali, non riescono più a trovare il tempo materiale per prendersi cura dei propri cari, generando in molti casi situazioni purtroppo insostenibili. Le strutture esistenti, con liste d’attesa interminabili, sono sature. Visto l’esito del voto a Val Mara, ci è sembrato logico e doveroso chiedere l’intenzione del Municipio di riprendere o meno il progetto di massima eseguito nel 2013 per l’edificazione di una struttura sul nostro territorio. Si tratta degli stessi sedimi, lato nord del campo sportivo, già destinati a tale scopo”.

Il promotore del referendum: “creiamo un gruppo di lavoro”
Intanto, il promotore del referendum che ha portato al voto la popolazione di Val Mara, Antonio Casellini, si dice soddisfatto del risultato uscito dalle urne: “È il terzo referendum che vinco, questa volta per un pelo nonostante i tanti volantini del Comune”.
Ma adesso quali possibili scenari potrebbero aprirsi? “Le soluzioni alternative dovrà cercarle il Municipio, non tocca a me. Per mio conto sarei però disponibile ad incontrarlo. Anzi, penso che una via percorribile sarebbe di costituire un Gruppo di lavoro misto, composto da municipali e referendisti, per valutare nell’arco di tre mesi altri luoghi in cui ubicare la Casa per anziani di 60 posti letto”. Quali sono a suo avviso i luoghi alternativi al nucleo? “C’è dapprima un terreno comunale APEP già predisposto dal Piano regolatore situato tra il centro scolastico e il centro sportivo, in direzione della strada che conduce a Rovio, quindi perfettamente collegato. Non è tuttavia già tutto pronto, perché bisognerà risolvere gli spogliatoi provvisori del calcio che dovranno essere integrati alla Casa per anziani. La seconda opzione è sul terreno vicino al Lido di Melano, un’area tutta comunale e da acquisire. Un terza possibilità si trova lungo l’autostrada, lato Generoso, dove sorge un terreno di 20 mila metri quadrati edificabile secondo il Piano regolatore con il vincolo di Piano di quartiere. Il terreno è privato ma è pensabile acquistarlo rinunciando all’edificazione dell’autosilo sotterraneo stimato in 8-9 milioni di franchi”.
Abbiamo girato la proposta di Casellini sulla creazione di un gruppo di lavoro misto al sindaco Jgor Zocchetti: “L’apertura da parte mia c’è. La mediazione fa parte dei giochi politici. Bisognerà poi vederne la fattibilità”. Il sindaco torna nuovamente all’analisi del risultato del voto di domenica scorsa: “Lo scarto è così poco che il messaggio significa che quasi la maggioranza vuole la Casa per anziani”. Secondo Zocchetti, “chi ha detto no, contestava non solo l’ubicazione ma anche i costi, un aspetto, quest’ultimo, sul quale ci sono stati molti volantini. Ripeto, ora la vedo dura. La speranza di realizzare la Casa anziani a Melano c’è ancora, ma è davvero minima”. C’è infine un altro ostacolo non evidente: il progetto elaborato per il nucleo di Melano è difficilmente adattabile a un’altra ubicazione, pertanto anche da questo profilo si dovrebbe ricominciare praticamente da zero.