Basso Mendrisiotto, c’è una road map

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I sindaci del Basso Mendrisiotto. da sinistra: Bruno Arrigoni (Chiasso), Marco Rizza (Vacallo), Claudia Canova (Morbio Inf), Luca Pagani (Balerna), Stefano Coduri (Breggia)

“Se vogliamo arrivare in tempo alle elezioni comunali 2028 dobbiamo aver compiuto la votazione popolare consultiva entro l’autunno del 2026”. Entra a pieno regime il lavoro della Commissione istituita dal Consiglio di Stato lo scorso settembre incaricata di allestire lo studio sull’aggregazione nel Basso Mendrisiotto tra i 5 Comuni di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo.

Tempistiche e modalità di lavoro sono tracciate. Ad illustrarci la road map è il coordinatore della Commissione di studio Marco Rizza, sindaco di Vacallo.
La Commissione nei giorni scorsi ha svolto la sua prima riunione alla presenza del consulente esterno nominato dal gremio: si tratta di Angelo Bianchi dell’Interfida. Il professionista ha chiamato a raccolta i principali attori (sindaci e vice-sindaci) dei 5 Comuni, nonché Edy Muscionico, in rappresentanza del Gruppo promotore della raccolta di firme che a Balerna aveva riacceso l’interesse per la fusione dopo che il Municipio si era espresso negativamente. “I tempi sembrano lunghi ma sono stretti” – evidenzia Rizza, che fa sapere: “Abbiamo fissato una scaletta di un incontro ogni sei settimane, in cui tratteremo i diversi temi, compreso quello del nome”. Un aspetto che per ora rimane un enigma, tra i più avvincenti. “Certo – conviene il coordinatore – credo che ognuno un’idea se la sia fatta, di sicuro non potrà chiamarsi con il nome di uno dei 5 Comuni già esistenti”. Lei un’idea ce l’ha? “Ne parliamo più avanti (sorride, ndr.)”.
Quale clima si respira all’interno della Commissione? “Piuttosto disteso. La volontà di tutti è portare i pro e i contro, soprattutto le grosse opportunità che potrebbe avere questo progetto di Basso Mendrisiotto. I Comuni, se non uniti, non dico che non potrebbero continuare ma coglierebbero con maggiore difficoltà le diverse opportunità. La nuova entità comunale contemplerebbe una popolazione di 21 mila abitanti e si affermerebbe quale terza Città del Cantone, dopo Lugano e Bellinzona. Un bel bacino attorno al polo economico e commerciale di Chiasso, attorniato dai Comuni residenziali e di svago con un ampio polmone verde. A livello territoriale rappresenta già una superficie ben pianificata, ora occorrerà metterci dei contenuti. Ci sono naturalmente diverse sensibilità, servirà portare le giuste argomentazioni, poi ogni cittadino in serenità prenderà le proprie decisioni”.

“Obiettivi strategici
e opportunità prima di tutto”
Quali sono i passi prioritari che la Commissione di studio dovrà adottare? “Le date degli incontri fino a novembre sono fissate. Vorremmo arrivare al 2025 con qualcosa di definitivo, così da giungere all’approvazione da parte dei Municipi e dei Consigli comunali e quindi inviare tutto il dossier a Bellinzona. Lo step più imminente intendiamo raggiungerlo per la fine di questo mese di giugno, stilando la forza economica dei singoli 5 Comuni, i bilanci, stabilendo i terreni ancora liberi presenti in ogni ente pubblico… Tutti aspetti e dati, questi, che sono in sé tra i più facili da raccogliere. Interfida li elaborerà e quindi da qui potrà avere inizio il lavoro vero e proprio della Commissione di studio. La pianificazione dovrà però basarsi soprattutto sull’elaborazione degli obiettivi strategici e sulle opportunità e non soltanto sugli aspetti meramente amministrativi” – conclude Marco Rizza.