L’arte e l’innovazione tecnica

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Luigi Rossi, Primi raggi, 1900-1905, Capriasca, Casa Museo Luigi Rossi. La mostra che si aprirà domenica a Rancate gli dedica un approfondimento.

Dipinti, fotografie, incisioni, disegni, libri: è un confronto serrato quello che la Pinacoteca cantonale Giovanni Zuest di Rancate offre ai visitatori di Arte e Arti. Pittura, incisione e fotografia nell’Ottocento. La grande mostra autunnale – a cura di Matteo Bianchi, con la collaborazione di Mariangela Agliati Ruggia e di Elisabetta Chiodini e il coordinamento scientifico e organizzativo di Alessandra Brambilla – si aprirà domenica 20 ottobre.
Molteplici sono gli interrogativi che orbitano attorno al tema centrale della rassegna espositiva. Quanto può influire un’invenzione tecnica sul modo in cui guardiamo il mondo? Cosa è accaduto alla pittura e alla scultura quando, a metà del XIX secolo, la fotografia ha sconvolto il concetto medesimo di arte? Cosa diventa l’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica? Una domanda questa che interpella ulteriormente gli uomini del Duemila, in un mondo nel quale l’immagine è dominante.
Lo scontro ideologico ottocentesco ha avuto la Francia come epicentro. L’esposizione entra quindi nel vivo con un’ampia proposta di artisti transalpini.
I raffronti e i parallelismi suggeriti dai curatori permettono di ricostruire il processo creativo seguito dagli artisti e di comprendere come quella di metà Ottocento si è rivelata un’autentica rivoluzione nel modo di vedere la realtà e di diffondere conoscenze e informazioni. Un punto fondamentale di non ritorno.
La Pinacoteca Zuest dedica un omaggio a un artista protagonista di questa transizione: Jean-Baptiste-Camille Corot. I suoi cliché-verre, oggi rarissimi, sono “immagini di vetro”, visioni dal fascino innegabile: opere realizzate con una tecnica ibrida tra incisione e fotografia.
La mostra illustra inoltre una carrellata di dipinti dei più noti artisti ticinesi e italiani di quella stagione: Fontanesi, Carcano, Induno, Faruffini, Dell’Orto, Michetti, Pellizza da Volpedo e Morbelli. Tre approfondimenti sono inoltre dedicati a Luigi Rossi, Filippo Franzoni e ai Vela: gli scultori Vincenzo e Lorenzo, e il figlio di Vincenzo, Spartaco, pittore.
L’esposizione si muove su un doppio binario: una prima “rotaia” è riservata alle opere pittoriche, mentre in parallelo vengono proposte le fotografie che ricompongono il processo creativo che ha guidato gli artisti. La fotografia, è innegabile, ha generato una modalità innovativa di rapportarsi alla realtà: molti autori hanno saputo farne un uso originale.
Una sezione documenta inoltre tecniche e strumenti a supporto della riproduzione di immagini: macchine fotografiche e lastre, stereoscopio, ma anche pietra litografica, tavola silografica, rame.
L’esposizione ha il merito di sottolineare un ulteriore aspetto. La fotografia – osserva la direttrice della Pinacoteca cantonale di Rancate Mariangela Agliati Ruggia – ha avuto anche lo scopo di promuovere e diffondere maggiormente il sapere, dalla geografia alla storia dell’arte, sostituendo gradatamente le litografie, le stampe, le incisioni.
Le opere esposte nelle sale della struttura rancatese provengono da importanti realtà museali, ma anche da molti privati che le hanno messe a disposizione del pubblico che potrà così conoscere una ricca serie di inediti.

“FotografArti”
Nell’ambito della mostra che si aprirà questa domenica e che si potrà visitare sino al 2 febbraio del prossimo anno, il progetto didattico “FotografArti” proporrà ai ragazzi di attivare la propria creatività in modo intelligente, di entrare nel mondo dei pittori, di vivere un’esperienza a cavallo fra “arte e arti”, tra pittura, fotografia e storia, con una riflessione sulle tematiche che l’esposizione solleva in modo trasversale e sviluppando quindi un serie di competenze molto varie.
Il progetto si articolerà in più fasi. Si partirà da una visita alla Pinacoteca Giovanni Zuest. Verrà quindi dato spazio a riflessioni e approfondimenti con il mediatore. Ogni partecipante sarà invitato in seguito a scattare una fotografia che rielabori in modo personale il dipinto scelto. I temi di approfondimento saranno: la questione femminile, le trasformazioni del paesaggio, il lavoro, le forme. L’ultima tappa è legata a un concorso: le fotografie scattate dai ragazzi dovranno essere consegnate alla Pinacoteca Zuest entro lunedì 16 dicembre. Le immagini verranno caricate sulla pagina Facebook del museo, dove potranno essere votate sull’arco di un mese fino al 13 gennaio 2020. Una giuria esterna esprimerà infine un giudizio.
Verranno inoltre proposte – nel periodo di apertura della mostra – visite guidate tradizionali, condotte dal personale specializzato.
Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 091 816 47 91, scrivere all’indirizzo decs-pinacoteca.zuest@ti.ch o visitare la pagina www.ti.ch/zuest.

Arte e Arti. Pittura, incisione e fotografia nell’Ottocento. Pinacoteca Zuest Rancate. 20 ottobre 2019 – 2 febbraio 2020 (martedì-venerdì 9-12/14-18; sabato e domenica 10-12/14-18).