Centro Culturale Chiasso: 42 mila fruitori di altri mondi

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Da sinistra, Sandro Stadler (presidente dell’Associazione amici del m.a.x. museo), Nicoletta Ossanna Cavadini (responsabile del CCC, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina), Davide Dosi a capo del Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune, Armando Calvia (direttore del Cinema Teatro), il bibliotecario Augusto Torriani e Vittorio Enderli (presidente Associazione Amici del Cinema Teatro).

“A livello di finanze abbiamo lavorato con un budget inferiore a quello dell’anno precedente. Ciò nonostante siamo riusciti a realizzare ottime mostre e interessanti spettacoli come dimostra il numero in crescita dei fruitori”. Davide Dosi, capo del Dicastero Educazione e Attività culturali di Chiasso, ha presentato il rapporto annuale targato 2018 del Centro Culturale Chiasso. Di quante risorse si è ridotto il portafoglio culturale della cittadina? “In realtà il taglio è avvenuto in relazione al budget di quest’anno (2019) e si parla di 200 mila franchi; – spiega Dosi – il Municipio è consapevole di aver chiesto un sacrificio ma la stessa dinamica è toccata anche agli altri dicasteri”. L’organico impegnato sul fronte della cultura promossa dal Comune è stringato (8,3 unità) ma l’impegno è al massimo e si punta anche alla promozione di soluzioni di collaborazione con altri enti o Comuni per razionalizzare le risorse. “Il Municipio crede molto nella cultura ed è convinto che sia il mezzo per rilanciare l’immagine di Chiasso” ha commentato il municipale. La cittadina ha vissuto un grande cambiamento passando da un profilo più strettamente economico (ferrovie, poste, dogane, banche, ecc.) ad un volto che richiama gli appassionati di cultura. Oltre agli altri responsabili delle strutture culturali chiassesi, erano presenti all’incontro con i media anche Sandro Stadler quale presidente dell’Associazione amici del m.a.x. museo e Vittorio Enderli, presidente dell’Associazione Amici del Cinema Teatro.

Nel 2018 sono state 42’496 le persone che hanno potuto usufruire dell’ampia offerta culturale del Comune di Chiasso. Il rapporto annuale ha permesso infatti di mettere in evidenza l’elevato numero di fruitori nonostante i finanziamenti siano stati ridotti (cfr. pagina 1). Ma il pubblico che affluisce nelle varie strutture chiassesi non è solamente locale, ma anche nazionale ed internazionale. I visitatori provengono non solo dalla svizzera francese e tedesca, e dalla vicina Italia, ma anche dagli Stati Uniti, dalla Francia e dalla Germania. Questo ampio afflusso di visitatori permette alla città non solo estendere la propria immagine positiva di polo culturale attraente e vivace all’estero, ma constituisce anche un evidente indotto economico per la città, in quanto il pubblico estero che si ferma a Chiasso per approfittare delle varie proposte culturali, frequenta i bar, i ristoranti e i commerci della città. Questi dati sono emersi martedì 23 luglio durante la presentazione del rapporto annuale d’attività del Centro Culturale Chiasso (CCC) relativo all’anno appena trascorso. “42’496 fruitori documentati cosituiscono 5 volte il numero degli abitanti della cittadina (circa 8mila)” ha annotato Nicoletta Ossanna Cavadini, alla testa del CCC, del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
Il rapporto permette di ripercorrere e documentare le svariate attività ed iniziative offerte dalle diverse strutture appartenenti al Centro Culturale, così come le varie collaborazioni che queste strutture hanno stretto con altri enti (anche oltre confine). Le strutture comunali della città di Chiasso attive in ambito culturale comprendono il Cinema Teatro, il m.a.x. museo, lo Spazio Officina e la Biblioteca comunale. Ognuna di esse propone eventi, iniziative e mostre capaci di attirare un ampio e variegato pubblico. Ma il Centro Culturale della città di Chiasso deve le cifre positive dell’anno appena trascorso anche al proprio sito web e ai social media (Facebook, Instagram e Twitter), i quali permettono ai futuri visitatori di informarsi ed avere una visione a 360°C dell’offerta culturale. Il rapporto annuale ha infatti messo in evidenza un elevato numero di utenti (non solo a livello svizzero ma anche internazionale).
Un altro elemento che ha permesso alla città di Chiasso di far conoscere in modo positivo la propria offerta culturale anche oltre confine ed aumentarne la visibilità, è sicuramente il concetto di “esposizione integrata”, messa in atto dal m.a.x museo in collaborazione con diversi enti museali italiani. Le due mostre “Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta” e “AUTO CHE PASSIONE! Interazione fra grafica e design” tenutesi in un primo tempo al m.a.x. museo, sono state infatti trasferite, in un secondo tempo, rispettivamente, al MANN (Museo Archelogico Nazionale di Napoli) e al MAUTO (Museo Nazionale dell’Automobile di Torino).
Il m.a.x. museo ha inoltre beneficiato di svariate donazioni, le quali hanno permesso di incrementare la collezione del museo. La BSI ha infatti donato opere di Luigi Rossini, Francesco Vella e Sandro Martini, mentre Gianna Macconi Paltenghi ha donato la collezione grafica di Gino Macconi.
“Anche il Cinema Teatro, nonostante la presenza di competitori importanti come il LAC di Lugano ed il Teatro Sociale di Como, ha registrato un buon numero di visitatori (27’433 presenze di pubblico per rapporto a 82 serate)” è stata la premessa di Armando Calvia, direttore del Cinema Teatro. Ciò è stato favorito non solo dalla folta e diversificata programmazione, ma anche da collaborazioni con diversi enti ed associazioni esterne, le quali hanno permesso l’afflusso di un pubblico più variegato rispetto a quello usuale.
Le cifre positive emerse dal rapporto annuale non escludono nemmeno la Biblioteca comunale, la quale ha registrato “un chiaro aumento del numero di visitatori (4’931) e di prestiti (7’209)” ha sottolineato il responsabile della struttura, Augusto Torriani. Inoltre, grazie alle donazioni di Heinz Waibi e Laura Micheletto (Studio Signo), la Biblioteca ha potuto instituire un fondo dedicato alla grafica, al design e alla comunicazione visiva. Fondo che non è però ancora visibile al pubblico.
Nonostante nell’era digitale siamo sempre più isolati tra di noi – ha commentato Nicoletta Ossanna Cavadini – la cultura unisce e diventa un mezzo per scoprire nuovi mondi anche nella piccola Chiasso.