Bilanci in rosso per Mendrisio

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La sala che ospita le riunioni del Municipio a Mendrisio.

• (red.) Il sindaco di Mendrisio ha preso a prestito le parole di un tormentone musicale (e cinematografico) per fotografare il quadro finanziario attuale del Comune: “bene ma non benissimo”. Samuele Cavadini ha illustrato il consuntivo 2018 che chiude in termini decisamente più incoraggianti rispetto alle cifre a preventivo (che attestavano un disavanzo di 3,6 mio) ma comunque con un deficit di poco inferiore al milione e mezzo di franchi. La tonalità di rosso è stata smorzata grazie soprattutto a sopravvenienze d’imposta e all’attenzione costante prestata dalle autorità cittadine alla spesa corrente, fattori che hanno permesso di tamponare la situazione.
Per quanto riguarda gli investimenti, il 2018 si è rivelato un “anno straordinario” con oltre 31 milioni netti stanziati dalla Città: le cifre più significative si riferiscono alla realizzazione dell’autosilo nell’ambito del campus SUPSI (11 mio), del centro culturale LaFilanda (5.5 mio), della seconda fase del Centro di pronto intervento (4.3 mio). Senza dimenticare opere viarie e infrastrutturali, il Piano direttore, il progetto qualità in seno all’amministrazione comunale…
Il capitale proprio rimane positivamente sopra la soglia dei 20 milioni ma “l’allerta resta alta”, ha commentato il sindaco.
Il capodicastero Marco Romano – che ha ereditato solo in tempi recenti le Finanze, a seguito delle dimissioni del collega Piermaria Calderari – è entrato nel merito dei dati illustrando i bilanci in chiaroscuro con una metafora meteorologica: “ci troviamo in una stagione di transizione, si intravede un po’ di sole, ma non mancano le nuvole”. Il risultato è frutto di uscite per 86.3 mio di franchi, di entrate per 40.9 mio e un gettito pari a quasi 44 mio.

Maggiore rispetto
dell’autonomia comunale
Il municipale ha rivolto in prima battuta l’attenzione alle spese non governabili a livello comunale. Spiccano gli oltre 7 mio per il contributo al finanziamento di case anziani, Servizio di assistenza e cura a domicilio e servizi d’appoggio, il contributo al Cantone per casse malati e aiuto complementare AVS (5 mio), per la compensazione intercomunale e il fondo di livellamento (3.7 mio)… È importante – ha proseguito Romano – anche alla luce dei risultati conseguiti dal Cantone, che gli enti locali chiedano seriamente un maggiore rispetto dell’autonomia dei Comuni, riequilibrando compiti e oneri.
Il capodicastero ha posto altresì l’accento sul rigore, da parte dell’Esecutivo, nel governare la spesa. Altrimenti il rischio è quello di entrare in una spirale che porti a erodere il capitale proprio e che limiti la capacità d’investimento.
Il moltiplicatore aritmetico
è in continua crescita
Il capitolo relativo al moltiplicatore d’imposta induce a più di una riflessione. Anche perché – come ha ricordato Marco Romano – nei Comuni vicini la tendenza è alla diminuzione: un fattore che funge da attrattore per l’insediamento di aziende. Il Municipio, per il momento, non si sbilancia. I grafici tuttavia illustrano un trend di crescita del moltiplicatore aritmetico che ha toccato quota 77.66% a fronte di una pressione fiscale attuale al 75%. “Sarà importante ponderare i diversi interessi in gioco” ha ammonito il responsabile delle Finanze.
In termini di gettito, le persone fisiche garantiscono stabilità. Molto più volatili appaiono i dati relativi alle persone giuridiche. Non mancano, fortunatamente, segnali confortanti all’orizzonte: da numerose aziende sono giunti, infatti, riscontri positivi, soprattutto dalle realtà imprenditoriali attive in ambito di export. Un aspetto che, comunque, non si traduce automaticamente in nuove entrate nelle casse cittadine. Tra gli elementi di incertezza, infine, si annoverano anche le riforme in materia fiscale a livello federale.
Sul fronte degli investimenti il 2018 si è rivelato un “anno straordinario” per dirla con le parole del sindaco Samuele Cavadini. Tra i progetti più significativi spiccano il Centro di pronto intervento e LaFilanda.