Il positivo bilancio della Polizia Città di Mendrisio

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“Fare meglio sarà difficile!”. Queste le parole impiegate, dodici mesi fa, dal capodicastero Sicurezza pubblica del capoluogo Samuel Maffi, a commento del consuntivo 2017 del corpo di Polizia Città di Mendrisio. Le cifre relative all’attività 2018, illustrate martedì dal comandante Patrick Roth – affiancato dal vice Tiziano Muscionico e dal responsabile del servizio esterno Ivano Carsana – tracciano un quadro ancora più incoraggiante.
È patente la soddisfazione del municipale circa i risultati raggiunti per quanto riguarda l’intera Regione II di competenza del corpo di Polizia dove risiedono 32’388 abitanti. “Il trend relativo alla sicurezza oggettiva è ulteriormente migliorato”, con una diminuzione degli episodi criminosi. Il merito, secondo Maffi, è da ricercare nel sistema di sicurezza a più livelli costruito grazie al potenziamento delle Polizie comunali e all’intesa con la Polizia cantonale, oltre alla collaborazione con le Guardie di confine. Dal profilo politico – ha ribadito il responsabile del dicastero – “speriamo di continuare con questa impostazione, ognuno nel rispetto delle proprie competenze. I dati confermano infatti che non per forza si deve giungere a una Polizia unica per tutto il Cantone”.
I numeri permettono di misurare i livelli raggiunti. Gli interventi sono aumentati nel 2018, passando da 5’325 a 6’059. I furti in Città sono diminuiti: da 260 rilevati nel 2017 a 238 lo scorso anno; per contro sono in lieve crescita quelli contati nei Comuni convenzionati (da 158 a 164). Mendrisio è stata teatro di una rapina nel 2018, erano state invece 8 nel 2017; nei Comuni convenzionati la cifra si è dimezzata (da 4 a 2). La tendenza è in discesa anche per quanto concerne gli incidenti stradali passati da 173 a 143. Gli episodi di accattonaggio sono stati 17 (75 l’anno precedente). Gli agenti sono stati chiamati a intervenire 21 volte per far rispettare la Legge sulla dissimulazione del volto: tutti i casi – ha sottolineato Roth – si sono risolti immediatamente, senza alcun tipo di resistenza.
Per quanto attiene al servizio antidroga, sono state cento le persone denunciate (5 gli arresti).
Particolarmente impegnativa si è dimostrata anche la gestione della viabilità connessa a importanti cantieri aperti in Città, al riordino della segnaletica, all’implementazione di zone 30 e della chiusura a fasce orarie del nucleo di Ligornetto.
Se i dati, nudi e crudi, hanno il pregio di dare il senso di una realtà tangibile, altrettanto significativo si rivela il sentimento di sicurezza soggettiva della popolazione. “È il core business dell’attività della Polizia regionale” ha affermato il comandante: “dobbiamo essere molto performanti in questo contesto”. Il 2018, in questo senso, ha fatto segnare l’inizio di un percorso di proattività. Obiettivo? Farsi meglio conoscere da tutta la cittadinanza attraverso la presenza fisica sul territorio, gli incontri istituzionali, quelli nelle piazze di tutti i quartieri e i Comuni. Un sforzo che produce effetti positivi. Le richieste d’intervento dirette da parte dei privati, ad esempio, sono passate da 420 a 508.

Residenze fittizie: inchieste impegnative

Assume viepiù importanza un aspetto dell’attività della Polizia Città di Mendrisio nell’ambito di inchieste amministrative connesse a dimore fittizie. Tanto che si è resa necessaria una ristrutturazione dell’organigramma, con la creazione della nuova figura del responsabile dell’Antenna Inchieste legata all’Ufficio controllo abitanti e al rispetto della Legge sugli stranieri. Sono state 46 le inchieste condotte nel 2018.
L’esercizio si rivela particolarmente oneroso dal profilo delle ore impiegate per i necessari accertamenti. “Possono volerci – hanno spiegato Samuel Maffi e Patrick Roth – centinaia di controlli e mesi di appostamenti!”.
L’attualità ha portato alla luce, sempre più di frequente su tutto il territorio ticinese, episodi di delinquenza che in varie forme hanno a che fare con il fenomeno delle residenze fittizie. Da qui, l’esigenza di spingere sull’acceleratore nell’ottica dei controlli. Se prima, ha illustrato il municipale, era abbastanza semplice constatare che una determinata abitazione era, di fatto, una residenza fittizia, oggi questa pratica è diventata decisamente più complicata. Dall’esterno è infatti possibile gestire l’accensione e lo spegnimento di sistemi di illuminazione, di radio, TV ed elettrodomestici, simulando una presenza che invece non è tale!
In ambito amministrativo è significativo anche il numero di precetti esecutivi consegnati dalla Polizia che per il 2018 si cifrano in 4’536.