
Una riqualifica artistica lunga 90 metri. Il nuovo murale alle piscine comunali di San Martino a Mendrisio è stato realizzato da un gruppo di artisti di strada coordinato da Tito Bacciarini e Alan Papatola, in collaborazione con il Centro giovani della città.
Il progetto artistico, che riqualifica tutta la parete degli spogliatoi, ben visibile dall’A2, è frutto della collaborazione tra il Dicastero Sport e tempo libero e quello delle costruzioni, che hanno provveduto alla pulizia e alla preparazione del fondo, mentre il Dicastero Politiche sociali ha promosso l’intervento artistico, riconosciuto e sostenuto anche dall’Ufficio attività giovanili cantonale.
Il sindaco di Mendrisio, Samuele Cavadini, durante il momento di presentazione alla stampa: “Ho seguito l’inizio del progetto proprio a capo del Dicastero Sport e tempo libero. Trattandosi di un intervento strutturale ha avuto delle lunghe procedure (infatti è stata anche inoltrata domanda di costruzione, ndr.) ma come Municipio siamo molto soddisfatti del risultato. Abbiamo trasmesso un messaggio di espressione artistica e abbiamo cambiato la faccia del muro delle piscine facendo realizzare questa opera d’arte!”. Cavadini ha inoltre affermato che “dopo la sperimentazione del progetto a Capolago e in Piazza del Ponte il Municipio è aperto a questo tipo di iniziative”. Progetto che si è sviluppato all’interno del “Muro libero”, un appuntamento del mercoledì al Centro giovani, dove un artista del gruppo insegna ai ragazzi come graffittare sul muro dello stabile in via Stefano Franscini 1.
Sono state circa 300 le ore di lavoro, pianificate sull’arco di un mese, dei giovani graffitari (tutti dai 19 ai 25 anni e per lo più del Mendrisiotto) per realizzare il murale “da guinness”, e il risultato è strabiliante.
L’iter di scelta. Giorgio Comi ha spiegato che nel suo pc ha ancora un paio di bozzetti inviati alla sua attenzione per il progetto alle piscine. “Da queste proposte abbiamo poi selezionato quella che più era consona al sito, la migliore per noi”, ha proseguito il capodicastero Politiche sociali.
Il tema del murale riporta un percorso marino: si parte dalla spiaggia dove i bambini si divertono, per poi scendere in profondità. Si possono osservare molti animali (tartarughe, cavallucci marini, delfini) ma pure vascelli abbandonati sul fondale, grandi cetacei e gli abissi. “Bisognerebbe vederlo e immaginarselo in verticale” ha detto Comi.
Per il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini questo murale mette in luce tre aspetti: il promovimento dell’espressione artistica dei giovani sul suolo pubblico, l’abbellimento delle piscine e la sperimentazione di un progetto andato a buon fine e che fa ben sperare per un proseguimento anche in altri contesti.
E proprio su questi contesti i due animatori del Centro giovani di Mendrisio – Simona Botta e Luca De Stefano – segnalano che, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Comunale, stanno già facendo dei sopralluoghi in altri posti della città per poter proporre ai giovani nuovi spazi da dedicare a questa arte urbana. “Qualunque giovane (al “muro libero” sono arrivati pure da Locarno e Cantù!) che ha un’idea può sottoporla e noi, in collaborazione con gli enti competenti, porteremo avanti il progetto”, hanno dichiarato gli animatori del Centro giovani.
Accanto ai giovani “writers” che hanno realizzato l’opera alla piscina di Mendrisio erano presenti anche altri ragazzi, la Squadra Righello, un gruppo di giovani con la passione per il videomaking. Questi giovani hanno raccolto, per tutta la durata del lavoro di realizzazione del murale, materiale video e fotografico e ora hanno il compito di produrre un documentario… tutto da scoprire. Ma prima daranno spazio anche a delle testimonianze (sotto forma di interviste) dei diversi attori coinvolti.