Contro il rumore, l’asfalto

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I ripari anirumore lungo l’A2 a Chiasso, costruiti dopo una battaglia condotta per anni dagli abitanti del quartiere. I rumori provenienti dalle strade del Mendrisiotto, nel frattempo, sono tutt’altro che diminuiti.

• (red.) Presentare gli interventi concreti che Cantone e Comuni intendono avviare nei prossimi anni per lottare contro il rumore causato dal traffico stradale. Questo lo scopo del Progetto di risanamento fonico delle strade cantonali e comunali del Mendrisiotto e Basso Ceresio, in consultazione presso i Comuni della regione fino al 23 aprile. Le misure previste sono destinate a ridurre i rumori “alla fonte”, cioè là dove il rumore si produce e dunque sulla strada; e non dove i decibel arrivano, sulle facciate delle abitazioni.
Recenti stime mostrano che poco più del 30% della popolazione ticinese è esposto ad immissioni foniche riconducibili alle strade cantonali e comunali, superiori ai valori limite stabiliti dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico (OIF). Si tratta, in totale, di quasi 350 chilometri di strade cantonali, ai quali si aggiungono circa 70 chilometri di strade comunali che necessitano di un risanamento in tal senso.
Le strade, a dipendenza del luogo in cui sono tracciate, saranno sostanzialmente “trattate” con due interventi: la posa di una pavimentazione fonoassorbente – si tratta di asfalti SDA 4/12 – e la riduzione della velocità.
Gli asfalti speciali si prevedono nei punti in cui sono registrati superamenti dei valori limite di immissione e solo all’interno delle località. Questi valori definiscono la soglia oltre la quale il rumore disturba sensibilmente il benessere della popolazione esposta. Fuori dalle località non sono previste misure e nessun nuovo asfalto verrà posato in ogni caso su strade che sono state riasfaltate dal 2013 in avanti, per una questione di risparmio e di risorse.
L’asfalto antirumore non è il rimedio contro tutti i mali, ma qualche effetto positivo lo produce, se si pensa che la riduzione prevista, con questo tipo di rivestimento, -3dB, corrisponde alla riduzione del traffico da 2 a 4 volte su una strada con un rivestimento normale. Non sarà utilizzato in ogni caso nelle “zone 30” perché il rumore del motore è preponderante rispetto a quello prodotto dal rotolamento dei pneumatici, per cui non avrebbe senso.
L’altra misura riguarda la riduzione della velocità dei veicoli. Le prove tecniche che avvalorano le ordinanze federali in materia di rumore certificano che un abbassamento da 60 a 50 km/h riduce di 1,1 dB il rumore, riduzione che raddoppia riducendo la velocità da 80 a 60 km/h; -3dB passando da 80 a 50 km/h. Una riduzione piuttosto drastica, quest’ultima, da attuare sulle strade di collegamento in entrata e in uscita dalle località, però soltanto dove i valori limite delle immissioni registrano superamenti importanti.
Altri provvedimenti non sono considerati. I ripari fonici presentano “gravi inconvenienti” sul piano dell’integrazione nello spazio urbano, mentre non tocca all’ente pubblico sopportare i costi delle finestre isolanti nei locali delle abitazioni sensibili ai rumori. Il costo unitario, valutato in circa 2’500 fr, è a carico del proprietario dell’immobile che ha l’obbligo di montare questo tipo di isolanti se sono superati i valori prescritti dalla relativa ordinanza federale.

Un miglioramento, ma…
Per il Cantone l’attuazione di queste misure porterà “ad un notevole miglioramento, in particolare nel contrastare i rumori di fondo a cui il territorio ticinese e del Mendrisiotto in particolare è costantemente sottoposto”. Ma nessuno s’illude. Basta pensare che l’asfalto fonoassorbente, si spiega nel progetto, come tutte le pavimentazioni, “perde di efficacia” con l’usura, e addio benefici. Il Cantone ammette, poi, che i provvedimenti, una volta realizzati “non potranno far rientare tutti gli edifici al di sotto dei valori limiti”, soprattutto se sono a ridosso del campo stradale; e questo perché “il carico di veicoli è molto elevato”. Bisogna insomma “continuare con le strategie volte a contenere il traffico veicolare motorizzato”.
Il Progetto di risanamento è fondato su una precisa mappatura di strade e edifici, Comune per Comune. I provvedimenti sono indicati in modo molto preciso. Lo scenario temporale parla del 2036, ma dipende dalle situazioni. Per Mendrisio è indicato il 2028; sempre nel capoluogo i costi sono calcolati in 15,2 mio di fr, di cui 11,5 mio a carico del Cantone per le strade cantonale e 3,6 mio di fr di competenza della città per le proprie strade.
Ogni singolo progetto è pubblicato sul sito del Cantone, www.ti.ch/rumore.