Il “Moderno” se ne va a Chiasso

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L'archivio del Moderno trasloca da Piazzale alla Valle di Mendrisio... verso Magazzini Generali a Chiasso.

(red.) Mendrisio perde un pezzo considerevole dell’Accademia d’architettura, l’Archivio del Moderno, situato sin dalla sua apertura, nella seconda metà degli anni Novanta, negli spazi pubblici appartenenti alla Città di Mendrisio del complesso di Piazzale alla Valle. È appunto stato il Municipio a non rinnovare il contratto. D’altra parte l’Archivio stava cercando spazi più grandi per contenere il patrimonio finora raccolto. Al posto dei libri entreranno gli attrezzi per fare ginnastica. Infatti la Migros, sui due piani occupati dall’archivio, installerà un centro fitness, nell’ambito di uno sviluppo di questa attività che Migros sta curando, con successo, da qualche anno. L’Archivio ha trovato una nuova casa a Chiasso, nello stabile Magazzini Generali, al numero 14 dell’omonima via, contigua agli impianti ferroviari. Una dimora peraltro di pregio: è infatti stata costruita nel 1924 dall’ingegnere svizzero Robert Maillart, progettista di ponti, depositi e appunto di magazzini. Il trasloco si è svolto nei giorni scorsi e l’Archivio del Moderno non è ancora aperto al pubblico nella nuova sede; le ricerche e i prestiti sono sospesi dalla scorsa primavera. Diversi collaboratori lavorano per ora via computer dal loro domicilio. L’ invito a lasciar liberi gli spazi di Piazzale alla Valle, che fu disegnato dall’arch. Mario Botta, non è stato accolto a cuor leggero dai collaboratori dell’Archivio; ma bisogna pur dire che la nuova sede è di eccellente fattura architettonica e per Chiasso questo nuovo arrivo è senz’altro di grande prestigio.
Nei suoi vent’anni d’esistenza la struttura ha ricevuto, ordinato, inventariato e reso fruibile agli specialisti e al pubblico una notevole mole di materiali preziosi. Conserva oltre 40 archivi di architetti, ingegneri, urbanisti, designer, operatori visuali “che hanno avuto un ruolo significativo nell’affermazione della modernità, un patrimonio che è in costante evoluzione attraverso una mirata implementazione delle collezioni, che sono oggetto di ordinamento e inventariazione”.
L’Archivio, che giuridicamente è una fondazione dal 2004, appartiene di fatto all’Università della Svizzera italiana. Nato contemporaneamente all’Accademia d’architettura, è chiamato a lavorare in sinergia con la scuola di Via Turconi, che tuttavia non ha trovato spazi nel campus di Mendrisio per questo istituto, in qualche modo suo “parente stretto”.