
(red.) Non è la barriera di un passaggio a livello: binari e treni qui non ne passano, anche perché si tratta di una strada privata. Sulla quale dovrebbe però poter passare chiunque, a piedi o in bicicletta, in virtù di un diritto di passo. Ma così non è.
Stando al minaccioso avviso che compare a lato della barriera, chi osa superarla corre il rischio di farsi azzannare da un cane. Feroce, per giunta.
È uno dei problemi – certo non il più importante, ma un’occhiata bisogna dargliela – che la fusione dei Comuni dell’alto Mendrisiotto ha portato con sé, quello della strozzatura del passo pedonale tra Besazio e Ligornetto, tra i villaggi della Montagna e la pianura. E che ora il Municipio cittadino è chiamato a risolvere.
In anni non lontani della storia dei Comuni ora aggregati, a Besazio un privato aveva chiuso il passo pubblico sulla sua vasta proprietà viticola, a monte con una sbarra, a valle con un cancello. Con il benestare, verosimilmente, delle autorità di allora. Forse il proprietario aveva rilevato danneggiamenti o “sconfinamenti” da parte dei passanti, chissà.
Adesso alcuni cittadini, con l’appoggio di Mobilità pedonale svizzera, hanno scritto una lettera al Municipio di Mendrisio, chiedendo che la possibilità di transitare sulla stradina sia ripristinata al più presto. Infatti quel percorso che da Besazio, attraverso Via Civasca, permette di raggiungere Ligornetto, in zona San Giuseppe, esiste da sempre. Si tratta di una comoda stradina, percorribile anche in bicicletta o con un passeggino. Da lì, si legge sulla lettera, il percorso arriva, su stradine campestri, alla stazione di Mendrisio. Ma da qualche anno il passaggio è, appunto, impedito. Questo obbliga i pedoni a camminare sulla strada cantonale “dove manca un collegamento sicuro (per esempio un marciapiede)”.
La richiesta giunta al Municipio è fondata su documenti concreti e verificati. In particolare, agli autori della lettera, risulta come presso il Registro fondiario, sulla particella 226, ci sia “un passo pubblico agricolo a favore del Comune di Mendrisio”. D’altra parte, nel PR in vigore, tale servitù è chiaramente ripresa. Nella revisione del PR, attualmente in consultazione, il percorso è disegnato come passo pedonale. Dunque, sia il vecchio PR, sia quello a venire mettono bene in chiaro le cose. Appunto per questo, i cittadini che hanno scritto la lettera ritengono che non si debba attendere la revisione, la quale potrebbe avvenire “in tempi non brevissimi”.
Il diritto di passo già esiste; si tratta, per l’autorità comunale, di impegnarsi per ripristinarlo, dando tutte le garanzie al proprietario affinché anche i suoi diritti siano rispettati.