(red.) C’è chi si duole per la mancanza di corse dei mezzi pubblici durante le fasce d’orario di maggiore necessità; alle non poche lamentele registrate dopo l’introduzione dell’orario invernale si aggiunge ora la petizione di 78 cittadini, stufi di veder passare sull’uscio di casa, in una Zona 30, una settantina di bus al giorno dal lunedì al venerdì. Spesso vuoti.
Nella petizione, primo firmatario Luca Bontà, consegnata mercoledì 2 marzo alla cancelleria di Mendrisio, si legge che la recente introduzione del basso limite di velocità “non ha dissuaso coloro che usano la via Lanz come scorciatoia per evitare il traffico delle altre strade d’accesso verso il centro industriale” della piana di San Martino. Come se ciò non bastasse, ecco “la recente modifica dei tracciati della CRT che in accordo con l’Ufficio tecnico ha introdotto “un’inutile via di collegamento Stazione S. Martino – zona industriale (linea 2) convogliando 70 bus con corse giornaliere dalle 6 alle 24”. I firmatari chiedono “di abolire il transito dei bus, di togliere il traffico parassitario, di completare l’arredo urbano così da produrre un rallentamento effettivo dei veicoli”.
La situazione descritta era stata segnalata dai promotori della petizione nel mese di gennaio all’UTC; l’ufficio aveva spiegato che la riorganizzazione dei TP, condivisa dal Municipio, ha portato a suddividere la linea principale Mendrisio-Chiasso nelle linee 1 e 2; la 1 è rimasta sul tracciato principale in Via Pasta, la 2 percorre via Lanz – dove prima passavano i pochi bus verso Capolago-Riva S. Vitale – diretta alla zona commerciale, passando dal cimitero. L’alternativa di utilizzare la Via S. Martino, che scende da Via Pasta, non è praticabile perché avrebbe portato a diminuire le corse alla fermata di S. Giovanni, strategica perché a ridosso del nucleo.
I promotori della petizione ritengono che utilizzando via Lanz sia stato disatteso lo spirito della Zona 30 votato nel 2013 dal CC (messaggio 154), la cui introduzione è costata 880 mila fr. La costruzione del marciapiede su Via S. Martino verso Via Pasta e la correzione dell’imbocco – si legge nel messaggio – “sono le premesse indispensabili per considerare il possibile passaggio dei bus su via S. Martino, in alternativa a Via Lanz”.
Un privato, che ha concesso al Comune a titolo gratuito l’utilizzo di un proprio fondo per un parco giochi, di fronte alla sede OCST, ha scritto al Municipio, rilevando l’aumento del traffico su questa strada, chiedendo controlli di velocità, a beneficio della sicurezza dei bambini che frequentano il bel parco giochi costruito dal Comune.