Cento anni di storia a Mezzana

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(red.) Comprendere l’importanza, per il territorio, di una struttura come l’Istituto agrario cantonale di Mezzana che compie il primo secolo di vita implica seguire le tracce del dibattito politico ottocentesco, tornare ai giorni in cui Stefano Franscini si batteva per la scolarità obbligatoria in Ticino, in un contesto dove il settore primario rappresentava il riferimento per più della metà della popolazione.

 

Un salto a ritroso nel tempo che permette di inquadrare la situazione all’interno della quale, esattamente cento anni fa – nel mese di novembre 1915 – la scuola agricola di Mezzana ha avviato la sua attività, grazie anche alla generosa donazione di Pietro Chiesa, cittadino chiassese che fece fortuna in Argentina e al suo rientro in Ticino acquistò Mezzana per donarla allo Stato. In dieci decenni, si sono succeduti numerosi cambiamenti, parallelamente all’evoluzione di un Cantone che ha profondamente mutato pelle, dal profilo socio-economico e territoriale. Quella di Mezzana, affacciata sul Basso Mendrisiotto, è rimasta una realtà significativa in ambito aziendale e formativo.
Nel 1915, l’obiettivo fondamentale era quello di garantire ai figli degli agricoltori una formazione di base. Un traguardo che ha caratterizzato l’attività della scuola fino agli anni Settanta. Un fenomeno nuovo si è quindi fatto viepiù evidente: un numero sempre maggiore di giovani provenienti da ambienti extra-agricoli ha iniziato a manifestare interesse per le professioni legate all’agricoltura. Un monitoraggio di questa tendenza ha convinto le autorità a introdurre, dal ‘77, il tirocinio aziendale, in modo tale da confrontare immediatamente i ragazzi con il mondo del lavoro.
Attualmente, l’azienda agricola annessa alla scuola risponde a diverse esigenze che si affiancano al ruolo prioritario di supporto per le formazioni agricole di base e per la formazione continua; i corsi pratici conoscono un crescente interesse tra la popolazione.
Nel 1999, il Governo cantonale ha deciso una nuova organizzazione dell’Istituto agrario cantonale di Mezzana – che si trova in territorio di Coldrerio – integrando la scuola agraria presso il Dipartimento educazione, cultura e sport; l’azienda è rimasta invece sotto l’egida del Dipartimento finanze ed economia. Gli obiettivi si possono sintentizzare nella volontà di generare sinergie e di istituire un centro professionale del verde, diretto da Pierangelo Casanova. L’offerta, per quanto attiene alla formazione di base, si diversica in tre aree. Le professioni dell’area agricoltura sono quelle di agricoltore, avicoltore, orticoltore, frutticoltore, viticoltore, cantiniere, custode di cavalli e tecnologo del latte. C’è poi l’area botanica con le professioni di giardiniere e di fiorista. E infine la formazione di selvicoltore.
Per quanto concerne l’azienda,  diretta da Daniele Maffei, l’idea è quella di rafforzare il concetto di polo del verde che funga da traino per la promozione agricola e da catalizzatore di progetti di sviluppo. L’accento viene posto sulla diversificazione delle attività, con particolare riguardo per quelle che garantiscono un elevato valore aggiunto quali viticoltura, vinificazione, orticoltura, produzione animale e trasformazione del latte.
Le due “anime” si compenetrano e si completano, dando vita a un centro di competenze per l’insieme dei percorsi formativi legati alla natura. Il concetto si tradurrà anche graficamente con la creazione di un nuovo logo che integra Azienda agraria cantonale Mezzana e Centro professionale del Verde. Logo che apparirà su un opuscolo che sarà distribuito alla popolazione nelle prossime settimane.
In ambito informativo si sta procedendo alla realizzazione di un nuovo sito internet.
I cambiamenti si sono tradotti anche attraverso una nuova organizzazione degli spazi e delle strutture disponbili. In questi ultimi anni sono state edificate cinque costruzioni: un nuova serra, la stalla, una grande sala conferenze, una nuova refezione e uno stabile residenziale.

Due giorni di porte aperte

Il traguardo dei cento anni di storia verrà sottolineato con alcuni momenti di incontro e di festa. Il primo è in agenda i prossimi 3 e 4 ottobre. Le giornate di porte aperte consentiranno alla popolazione di vedere da vicino l’insieme delle attività che caratterizzano la quotidianità di Mezzana. L’azienda impiega una quindicina di dipendenti, accanto al direttore e al personale del segretariato. Il numero di allievi della scuola, globalmente, raggiunge le 400 unità circa: i ragazzi sono seguiti da un’ottantina di docenti. Senza contare gli iscritti ai numerosi corsi di formazione continua, una ventina attualmente, che spaziano in vari campi.  
Il pomeriggio di sabato 3 ottobre, dalle 14 alle 18, e la domenica 4 tra le 9 e le 18, fra le molteplici proposte, verranno illustrate le nuove infrastrutture. Percorsi didattici a orari definiti consentiranno di visitare vari settori di produzione, grazie alla presentazione di attività dimostrative. Gli appassionati di vinificazione avranno l’opportunità di scoprire i segreti della cantina, mentre nella nuova stalla si potrà assistere alla mungitura. Non mancheranno puntate al caseificio, nei campi, nel frutteto e nel settore orticolo.
L’Accademia di architettura di Mendrisio allestirà una mostra sull’evoluzione del territorio del Mendrisiotto dal titolo “Quattro sfumature di verde”. Nell’ambito dei festeggiamenti, saranno organizzati i campionati ticinesi per i giardinieri paesaggisti nel contesto di Swisskills.
Al centenario di Mezzana, faranno da cornice altri due anniversari. Quello di BancaStato, sponsor principale, che festeggia i 100 anni, e quello della Musica Unione Novazzano, giunta alla stessa linea d’arrivo, che allieterà la mattinata di domenica, quando da Mezzana verrà mandata in onda la popolare trasmissione radiofonica “L’ora della terra”. A mezzogiorno sarà servito anche il pranzo ai visitatori.