Già abbiamo parlato della Polizia comunale di Chiasso che fu. Arriviamo al presente dando la parola al Comandante Nicolas Poncini.
Giunsi alla Polizia comunale di Chiasso nel 1989 con la funzione di vicecomandante. Il Corpo era allora composto da una trentina di agenti, guidati da un focoso e carismatico comandante Edi Zanetti. In quegli anni la Polcomunale chiassese era, rispetto ad altri corpi, piuttosto all’avanguardia: grazie ad innovative convenzioni prestava già servizio in comuni limitrofi, mentre dal punto di vista tecnico disponeva di un moderno apparecchio Radar, di un sonometro, così come di un parco veicoli ben fornito.
Erano anni di intensa attività dovuta al traffico frontaliero già intenso, alle frequenti rapine, alla gestione dei mezzi pesanti ai primi arrivi in massa di rifugiati in fuga dalla ex-Jugoslavia, con tutta la drammaticità che essi portavano.
Il comandante Zanetti nutriva una forte passione per il tiro e le armi, e di riflesso tutta l’istruzione del personale ne veniva influenzata, così che la Polizia chiassese figurava tra le meglio allenate al tiro in tutto il Cantone. Da subito, dovetti occuparmi delle questioni tecniche e dell’istruzione in generale, cosa che mi rese il lavoro estremamente interessante, visto il mio background nel campo dell’elettronica industriale. Dal punto di vista operativo, negli anni 90 disponevamo di un buon numero di deleghe cantonali che permettevano un buon numero di competenze nell’ambito della circolazione stradale e della lotta agli stupefacenti, ma le scuole reclute, i corsi di aggiornamento e la formazione di specialisti venivano svolti in maniera separata dalla Polizia Cantonale.
Solo più tardi, alla fine anni Novanta, si assisterà ad una significativa evoluzione della situazione, con l’introduzione della Scuola Cantonale di Polizia, i corsi unificati, la formazione unica in materia di Mantenimento d’Ordine, fino ad arrivare alla divisa unica attuale.
Nel 2000, con il pensionamento di Edi Zanetti, il Municipio mi nominò Comandante. Fu ovviamente per me l’occasione di riorganizzare parzialmente il Corpo in funzione delle nuove esigenze operative, legate all’importante evoluzione delle situazioni. In particolare, la nostra attività si dovette adattare sia alla nuova organizzazione sia della Polizia cantonale, sia a quella delle Guardie di confine.
L’abolizione dei posti di Gendarmeria, la figura del Delegato e la creazione dei Reparti Mobili di Noranco e Camorino ci costrinse a modificare i modi di operare sul terreno, considerato che l’apertura del posto di Polizia cantonale nei soli orari d’ufficio ci privava di un prezioso appoggio.
Paradossalmente invece, il nuovo concetto di mobilità delle Guardie di Confine, presenti quindi anche nelle retrovie ed in città, ci diede la possibilità di sviluppare nuove spontanee collaborazioni create dalle situazioni stesse. A tutt’oggi questa singolare e forse poco istituzionale sinergia, creatasi in modo naturale, ci permette di raggiungere risultati interessanti.
La riorganizzazione della Polcantonale portò per noi anche parecchi aspetti positivi. La Scuola di Polizia, unificata e della durata di 18 mesi, permise di ottenere nuove leve formate parallelamente agli agenti cantonali. L’istruzione continua, svolta in comune, permise di mettere a giorno le conoscenze tecniche/tattiche di tutto il personale, mentre il coordinamento unico per quanto riguarda la formazione di specialisti ed istruttori permise di razionalizzare gli sforzi di tutti, garantendo una intercambiabilità del personale e il mantenimento di una dottrina unica.
L’evoluzione significò pure un cambiamento logistico: dopo anni passati nella storica ma fatiscente sede di via Dunant, Il Corpo, nel 2008, si trasferiva in una nuova costruzione ubicata in via Cattaneo. Il nuovo edificio, ricavato dallo stabile che prima ospitava una ditta di valori, costituì una fortunata opportunità in quanto i volumi disponibili, inizialmente giudicati come esageratamente spaziosi, si son rivelati appena sufficienti per contenere tutte le necessità logistiche. Parallelamente, accanto, venne anche edificata la nuova caserma dei Pompieri
L’acquisizione della nuova sede permise la realizzazione di un altro evento fortemente voluto sia dal nostro Comando che dal Municipio di Chiasso: il servizio di pattuglia sulle 24 ore. Dopo una fase di pianificazione e di necessaria riorganizzazione, potevamo finalmente offrire un servizio di pattuglia ininterrotto su Chiasso e tutti i cinque comuni convenzionati. Un salto di qualità costoso in termini di impegno, ma sicuramente necessario di fronte agli sviluppi della sicurezza.
La Polizia comunale
di Chiasso oggi
Nel 2014, il corpo della Polizia comunale di Chiasso contava 42 agenti e assistenti di Polizia ed è intervenuta per un numero di sollecitazioni 5 volte superiore rispetto a 10 anni fa, il che corrisponde a quasi 5000 chiamate di ogni genere: dalla rapina al posteggio abusivo, dalla rissa violenta al disturbo dei vicini. Senza dimenticare una ventina di interventi di defibrillazione d’urgenza. Il territorio servito comprende Chiasso e i comuni di Balerna, Breggia, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo.
La presenza del Centro Rifugiati costituisce una fonte di impegno quotidiano per il personale sul terreno. A dipendenza degli afflussi e delle tipologie di rifugiati, le problematiche relative alla piccola criminalità variano quotidianamente. Durante il picco degli arrivi dovuti alla “Primavera Araba” del 2012, i nostri servizi erano intervenuti in più di 300 occasioni per risolvere casi di furti in negozi o veicoli, risse o liti.
Fortunatamente si tratta di situazioni molto variabili nel tempo, ed in generale si può asserire che la popolazione di Chiasso è sempre stata molto tollerante ed accogliente verso il richiedente d’asilo in generale.
Questo brevissimo quadro lascia capire quanto sia importante al giorno d’oggi la preparazione tecnica e soprattutto mentale dell’agente di polizia comunale. Il lavoro negli ultimi decenni ha assunto una connotazione orientata verso l’interventistica, in appoggio o talvolta in sostituzione della Polizia cantonale, pur mantenendo una forte percentuale di attività legata alla prossimità, ovvero strettamente legata al cittadino e alla comunità. Pertanto l’agente deve essere preparato a svolgere compiti di “routine” quali i controlli della circolazione, i controlli radar oppure il controllo del rispetto delle ordinanze comunali … pur tenendosi pronto ad intervenire senza preavviso in situazioni di pericolo o di estrema gravità.
Per questo motivo viene data importanza prioritaria alla formazione interna e alla formazione dei quadri. A titolo di aneddoto, per la prima volta nella sua storia, il nostro Corpo ha assunto, nel 2014, la prima agente di sesso femminile!
La nuova tendenza nelle attività ha fatto si che altri compiti “storici” delle Polizie comunali, quali per esempio il controllo dei posteggi o la consegna di atti, viene ora demandata alla figura dell’Assistente di Polizia, funzione di recente introduzione creata appositamente per il supporto al servizio di Polizia.
L’adozione della rete radio nazionale digitale Polycom nel 2014 ha inoltre permesso di meglio coordinarci con la Polizia cantonale, accelerando la capacità d’intervento e lo scambio di informazione in tempo reale.
I compiti odierni
e l’organizzazione
• La sezione esterna, con 24 agenti, ha il compito di svolgere il servizio di pattuglia 24 ore su 24, tutto l’anno, sui 5 comuni convenzionati e, ovviamente, Chiasso. Oltre al normale compito di prevenzione, questo servizio può svolgere mansioni mirate, come i controlli della circolazione o delle persone. A dipendenza delle situazioni collabora strettamente con la Polizia cantonale, le Guardie di Confine o altre Polizie comunali viciniore.
Il personale di pattuglia è in costante contatto sia con la Centrale Operativa di via Cattaneo, sia con quella cantonale. I veicoli dispongono di un moderno sistema di trasmissione dati su IPads, di modo che tutte le informazioni necessarie possano essere ricevute o inviate immediatamente.
• La Sezione Amministrativa e la Centrale Operativa gestiscono tutte le procedure relative ai posteggi, alle contravvenzioni (oltre 11’000 all’anno), ai permessi diversi, precetti esecutivi, così come il servizio sportelli per il pubblico. La Centrale Operativa è competente per la ricezione e lo smistamento delle chiamate telefoniche e le comunicazioni radio, il coordinamento delle pattuglie e la visione del sistema di videosorveglianza cittadina, che comprende attualmente una trentina di telecamere.
• Il Gruppo SIG (Stupefacenti, Inchieste, Gruppo Visione Giovani composto da 4 Ispettori), si occupa delle problematiche relative agli stupefacenti a livello locale, delle inchieste relative al controllo abitanti e di compiti di prevenzione e repressione mirati. Inoltre costituisce l’antenna del Gruppo cantonale Visione Giovani, che monitorizza le problematiche relative ai problemi giovanili come bullismo, vandalismo, alcol, violenza ecc. Grazie ad un’ottima collaborazione con le varie direzioni scolastiche, con la Magistratura dei Minorenni ed una fitta rete di contatti tra i giovani stessi, vengono annualmente trattati positivamente diversi casi, difficilmente risolvibili con altri classici mezzi di Polizia.
• La Sezione Tecnica, composta da due sottufficiali, tratta tutte le materie relative alla cantieristica su suolo pubblico e segnaletica stradale. Gestisce inoltre tutto l’aspetto relativo ai 18 veicoli di Polizia, così come all’economato del Corpo, compresi abbigliamento ed equipaggiamento.
• Gli specialisti: il buon funzionamento dell’istruzione all’interno del corpo di Polizia necessita di un importante investimento in termini di Istruttori e specialisti di vario genere. Disponiamo di una ventina di agenti attivi, che svolgono compiti di formazione o funzioni tecniche quali: l’educazione scolastica, l’istruzione Tiro, il mantenimento dell’ordine, l’istruzione di difesa, l’unità cinofila, la Polizia di prossimità, il controllo dell’attività del servizio Taxi, la tifoseria violenta, l’informatica e la videosorveglianza.
Diversi agenti fanno inoltre attivamente e volontariamente parte del Corpo Civici Pompieri di Chiasso.
Ausiliari
e Assistenti di Polizia
Nel corso del 2008 venne introdotta una mansione innovativa, quella dell’Ausiliario di Polizia, quale figura di appoggio, con compiti di prossimità (contatto con i commercianti, esercizi pubblici, popolazione dei quartieri).
La bontà di questo principio è stata confermata di recente dal Cantone, che ha creato una Scuola cantonale per assistenti di Polizia della durata di 3 mesi, ufficializzando così questa nuova figura di supporto.
Attualmente sono impiegati 6 Ausiliari /Assistenti.
Il futuro
La nuova Legge sulla collaborazione tra Polizie cantonale e comunali, recentemente entrata in vigore, prevede la divisione del cantone in 8 Regioni, ognuna gestita da una Polizia-Polo, che ha il compito di coordinarne le attività. La messa in atto effettiva della stessa è fissata per settembre di quest’anno.
Chiasso è competente per la Regione I, che comprende i Comuni già attualmente convenzionati. Lo sforzo principale sarà orientato verso il rafforzamento graduale degli effettivi e della struttura, in modo da poter rispettare i parametri fissati dalla nuova Legge entro pochi anni.
Ciclicamente, si ritorna sempre a discutere sull’opportunità o meno di creare nel Canton Ticino una Polizia unica. Questa tematica è attrattiva per certi versi, ma molto delicata sotto l’aspetto delle conseguenze che potrebbe generare.
Qualche Cantone ha optato per questa soluzione negli anni passati, con successi molto variabili; certi han fatto retromarcia,altri han cercato di portare correttivi. Di sicuro passare da due tipi di Polizie ad una non significa dimezzare i costi.
La Polizia comunale è un servizio che non ci si può permettere di perdere. È vicina al cittadino, conosce i luoghi, le persone, le consuetudini e le problematiche locali. Costituisce pertanto una preziosissimo elemento del dispositivo di sicurezza.
Oggi la Polizia ticinese cantonale e comunale è caratterizzata da seguenti elementi comuni: la formazione di base (Brevetto federale); la formazione continua; l’equipaggiamento e la divisa; il mezzo di comunicazione (Polycom).
Le missioni principali della Polizia sono la prevenzione e la repressione, ma pure la capacità di poter dare al cittadino quel senso di sicurezza generale, anche di fronte a sensazioni negative, magari soggettive, ma importanti per la qualità della vita.
Rimango personalmente convinto che, implementando ulteriormente il coordinamento, lo scambio d’informazione e la collaborazione tra Polizia cantonale e Comunali, si riuscirà anche in futuro a offrire al cittadino ticinese un servizio efficace, reattivo e comunque vicino alla popolazione ed ai suoi problemi quotidiani.
La Polizia comunale in cifre (2014):
Servizio 24/24 su 6 Comuni – ca 25’000 abitanti
Effettivo: 43 unità
Interventi : ca 5000
Km percorsi dai veicoli di pattuglia: 200’000
Inchieste e pratiche di competenza: 600
Contravvenzioni di circolazione stradale: 12’000
Controlli Radar: 120
Controlli stradali preventivi: 420
Persone controllate: 2500
Interventi per problemi giovanili: 220Servizio a cura
di Guido Codoni