
Modelle che sfilano nelle vie del nucleo storico di Mendrisio, indossando capi confezionati da nove atelier di moda e handmade. Sembra quasi un’immagine onirica e invece sta per accadere veramente. Domani sabato 18 aprile si terrà la prima edizione di MODAlità Mendrisio. Ogni atelier proporrà la propria sfilata della durata di 15 minuti a partire dalle 16 in Piazzetta Borella proseguendo fino al Chiostro dei Serviti dove, verso le 18.30, sarà offerto un aperitivo e la serata proseguirà in musica con dj e cocktail bar fino alle 23.
La proposta è nata nell’ambito della Società Commercianti e Artigiani della Città di Mendrisio, annotano Stefania Mauro e Michela Quadri che ne fanno parte. L’idea è quella di far conoscere la storia del capo che viene creato, mostrare anche ciò che avviene nell’atelier oltre che la sfilata. “Abbiamo anche voluto valorizzare la componente artigianale della nostra società e – in terzo luogo – vivacizzare il nucleo storico”. Cinque atelier sono “di casa” a Mendrisio e sono Sartoria Veneziani (1), Lamiration (2), Botteghe del mondo (7), La Sarta (8) e .Studio.s (9). Inoltre hanno aderito all’evento anche gli atelier Celia Lancini Atelier e Sartoria (3) di Lugano, Sartoria Nava e Hope Collection (4) di Melano, Victoria Canello (5) di Aranno e Meno40.5 (6) di Chiasso. Tutto è pronto e si svolgerà secondo un’ordine di uscita ben indicato nella locandina della manifestazione (nell’immagine il dettaglio della cartina). Si potranno godere le sfilate ma anche visitare gli atelier. Un pomeriggio dunque che porterà il pubblico a calarsi nei panni di una moda confezionata a mano su misura, nella cura del tessuto, nel percorso che porta a disegnare il modello sulla personalità e la fisicità del cliente o della cliente. Sono capi unici ed i loro prezzi – ci dicono – possono variare da 150 franchi all’incirca fino a 800 quando dalle mani della sarta esce un cappotto. La dinamica fa sì che si instauri un rapporto di conoscenza fra cliente e sarta. È una moda insomma per nulla standardizzata rispetto a quella cui ci siamo abituati dall’avvento dell’industrializzazione dei tessuti e dei capi d’abbigliamento; per non parlare dello shopping in rete in voga oggi che solletica il cliente a fare comande di 50 capi per poi rispedirne 49. I pacchi a volte arrivano dalla Cina e il vestito non è come lo si era immaginato… soprattutto se è da sposa! Allora si inseguono correttivi che possono divenire alquanto costosi. Quella del nucleo storico insomma vuol essere anche la proposta di un’opzione alternativa alle cattedrali dello shopping (dove si insegue il marchio a tutti i costi) o a quelle case di moda la cui credibilità traballa.
In caso di brutto tempo, la manifestazione si svolgerà sabato 25 aprile.