Valera, “vogliamo capire perché”

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(red.) Pianificazione di Valera: una lettera verrà indirizzata al Consiglio di Stato per chiedere un incontro, con l’obiettivo di capire per quali ragioni il Cantone, ed in particolare i servizi del Dipartimento del territorio, sono giunti ad una conclusione completamente diversa rispetto alla proposta di variante elaborata dalla città.

 

La decisione di scrivere al Governo è stata presa nella seduta di martedì dal Municipio che in questi mesi sta valutando il rapporto preliminare del DT che sul finire dello scorso anno, invocando precise direttive federali in materia di limitazione di nuovi insediamenti, aveva chiesto a Mendrisio di lavorare sulla vocazione verde dell’intero comparto che misura 190 mila metri quadrati. Un parere non vincolante, quello del DT; ma che esprime un chiaro orientamento, ben diverso dalla variante studiata dalla città, che prevede la destinazione di una parte di Valera, secondo il Municipio ed i pianificatori,  “ad un ragionevole sviluppo economico”; un indirizzo che riflette le indicazioni contenute, ancorché ad uno stadio decisionale intermedio, nel PD cantonale. Ora il Municipio vuole capire, direttamente dalla bocca del Consiglio di Stato,  per quali ragioni la variante  è stata bocciata in modo così severo.
E a proposito di pianificazione il Municipio, entro la fine dell’anno, intende pubblicare il messaggio per chiedere il credito necessario alla realizzazione del Piano direttore comunale, un nuovo strumento concepito “con lo scopo di meglio garantire la gestione del territorio”. La base legale del PD comunale, di cui anche il Cantone dovrà in qualche modo tener conto esaminando i vari dossier,  figura in una modifica dell’art. 126 del Regolamento comunale, introdotta in seguito alle aggregazioni. Il PD non sostituirà i Piani regolatori degli ex comuni.