AIM, una scelta strategica

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(red.) La liberalizzazione del mercato elettrico ha posto le aziende municipalizzate del Cantone di fronte a un aut aut: mutare pelle, mantenendo inalterata la sostanza, oppure rischiare la sopravvivenza. Mendrisio ha affrontato la problematica nell’ambito di un laborioso iter, sfociato nella pubblicazione del messaggio, adottato all’unanimità dal collegio, che riguarda il cambiamento della forma giuridica delle AIM, da aziende municipalizzate a società anonima.

 

I vantaggi sono stati sintetizzati dal sindaco Carlo Croci e dal capodicastero Massimiliano Robbiani, affiancati dai colleghi di Municipio Rolando Peternier, Piermaria Calderari e Giorgio Comi, dal direttore delle Aziende Gabriele Gianolli e dal segretario comunale Massimo Demenga. La trasformazione consente di mantenere invariata la proprietà – la società appartiene al 100 per cento alla città – e al contempo di rendere maggiormente flessibile l’assetto operativo, allo scopo di difendere la concorrenzialità. La forma della municipalizzata non è adeguata alle specificità del libero mercato, soprattutto in materia di rapidità decisionale nella gestione dei clienti.
“Il tema è strategico – ha affermato Croci. – L’obiettivo è quello di garantire un futuro alle AIM”. Dovendo attenersi a un regolamento stretto, con l’apertura del mercato, la direzione delle Aziende è costretta ai salti mortali per conservare la clientela. La creazione di una SA permette di bypassare questo ostacolo e di acquisire notevole agilità.

Centrale la tutela
dei dipendenti
La questione delle maestranze, incontrate mercoledì pomeriggio, è sempre stata centrale, come ha ricordato Robbiani. Il messaggio prevede infatti la riassunzione integrale dei dipendenti – attualmente 45 persone – in un contesto di contratto collettivo di lavoro che ripropone le medesime capacità retributive e le prestazioni sociali previste dal ROD. Le posizioni, in altri termini, restano inalterate. Il Municipio ha tenuto a liberare il campo da illazioni legate alla privatizzazione delle Aziende che avrebbe comportato un peggioramento delle condizioni contrattuali. Al contrario, si è ribadito, non procedendo alla costituzione della SA si metterebbero seriamente a rischio i posti di lavoro.  

Il Consiglio d’Amministrazione
La società anonima avrà un capitale azionario di 10 milioni di franchi. Il Consiglio d’Amministrazione sarà formato da 7 membri. Quali rappresentanti della città sono designati Luca Beretta Piccoli, Luca Bordonzotti e Massimiliano Robbiani per la presente legislatura. La ratifica sarà di competenza del Consiglio comunale. L’Esecutivo ha nominato Rolando Peternier, Giorgio Comi, Marzio Zappa e Roberto Gallina. Quale rappresentante della città all’assemblea degli azionsiti è designato il segretario comunale.
La strategia aziendale, sulla quale ha posto l’accento il direttore Gianolli, prevede che i compiti di base rimangano invariati con la garanzia di un servizio ineccepibile (di qui l’esigenza di mantenere la struttura degli impianti costantemente aggiornata) e, come detto, con una maggiore incidenza sul mercato. La SA adotterà i principi fondamentali che sono alla base degli attuali regolamenti per allacciamento e fornitura di elettricità e gas e le relative tariffe oggi in vigore.
Nella SA saranno aggregate le sezioni elettricità e gas. La sezione dell’acqua potabile – che verrà chiamata Azienda acqua potabile – rimarrà nell’ambito dell’amministrazione cittadina quale veicolo contabile e sarà gestita in maniera diversa dalle altre due. L’acqua è in effetti una derrata alimentare di base e non soggiace al regime della libera concorrenza.
Per quanto attiene alle reti, esiste un tavolo di trattativa con le AIL. Attualmente si stanno valutando due opzioni: l’acquisto o l’affitto tramite mandato di prestazioni. La costruzione della nuova sede rappresenta un altro progetto di grande importanza.
La palla passa ora ai consiglieri comunali. L’auspicio, espresso dal capodicastero, è quello di un tempestivo esame del dossier in sede commissionale in modo da giungere alla discussione in seno al Legislativo entro il mese di giugno così da poter procedere all’iscrizione al Registro di commercio retroattivamente al primo gennaio.