
Questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita…Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.
Con queste parole, l’attore, regista e drammaturgo Mario Perrotta presenta il suo Progetto Ligabue, un percorso teatrale in tre “movimenti” che indaga i temi del diverso, del reietto, della creatività e della follia che sono racchiusi nella figura del pittore Ligabue. Il primo è il monologo Un bès – Antonio Ligabue, scritto, diretto e interpretato da Perrotta che sarà in scena il 7 novembre al Teatro Sociale di Casvegno, presso l’OSC di Mendrisio. Lo spettacolo si inserisce nel programma di appuntamenti organizzato per festeggiare i suoi 40 anni di attività dal Club ‘74 dell’OSC. Lo scorso agosto, in collaborazione con il Festival di narrazione di Arzo, il Club ‘74 ha accolto e ospitato a Casvegno la residenza per l’allestimento della versione tedesca e francese di Un bès e una prova aperta e multilingue delle tre versioni del monologo. Un bès torna quindi a Casvegno nella sua versione italiana con Mario Perrotta, mentre nei medesimi giorni debutteranno, in altre due cliniche psichiatriche della Svizzera, la versione francese e quella tedesca: Jean Vocat con Un bec sarà a Malevoz, Marco Michel con Ein Kuss riporterà Antonio Ligabue alla Klinik St. Pirminsberg di Pfäfers, là dove da ragazzino fu internato per la prima volta. Il progetto è inserito nel Programma di scambio culturale “Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia” promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia in partenariato con i Cantoni Ticino e Vallese e con la città di Zurigo. I biglietti (al prezzo di 25 fr, 20 per studenti e AVS) si possono riservare telefonando allo 091 683 50 30 o scrivendo a info@festivaldinarrazione.ch.