Sa.Gr.) Sono due le importanti novità ideate dal Museo dei Fossili del Monte San Giorgio e presentate nei giorni scorsi. Due chicche che vanno ad arricchire la proposta della struttura situata a Meride e che attrae molti visitatori da tutto il mondo.
La guida
“Un supporto multilingue per comprendere i fossili, che non parlano da sé”. È con queste parole che Alessia Vandelli, direttrice del Museo dei Fossili, ha presentato la prima edizione della guida cartacea della struttura. Guida che è frutto di un lungo lavoro di scrittura e rilettura, dato che si tratta pure di una pubblicazione scientifica, e che è stata affidata ad Heinz Furrer, curatore del Museo di Paleontologia dell’Università di Zurigo ed è stata poi completata e in parte tradotta da Alessia Vandelli. La pubblicazione si presenta al pubblico con un testo attuale, corredato da molte fotografie e schemi, strutturato secondo l’esposizione: dopo la premessa e l’introduzione alla geologia e alla stratigrafia del Monte San Giorgio, sono descritte in ordine cronologico le formazioni geologiche e le loro associazioni fossili rispettando l’ordine delle vetrine. La copertina (nell’immagine) è stata realizzata da un cartoncino nero; sopra di esso sono state stampate le varie scritte e i vari disegni: “abbiamo voluto creare un legame con la stratificazione”, ha aggiunto la direttrice del museo. La guida è in vendita presso il bookshop di Meride a 15 franchi ed è disponibile in italiano, francese, tedesco e inglese.
Schermi tattili e animazioni digitali
Anche il museo di Meride si è dotato dei primi supporti interattivi e in più lingue. Su due schermi tattili posizionati provvisoriamente al secondo piano (dopo quello riguardante l’evoluzione geologica del Monte San Giorgio verrà posizionato al 3°) si cerca quindi di “far vivere” gli animali che un tempo popolavano il mare del San Giorgio e di rendere i fossili che troviamo oggi più comprensibili ad un vasto pubblico. Sono tre le animazioni, una riguarda la geologia del Monte San Giorgio: attraverso 22 sezioni schematiche viene mostrata l’evoluzione del monte patrimonio dell’UNESCO. Le altre due mettono invece in luce l’evoluzione (attraverso diversi diagrammi scientifici) dei rettili e dei pesci.