Se un ragazzo rovina con il pennarello o un coltellino i sedili del bus, a cosa servirebbe invocare la presenza di un controllore o di un poliziotto durante il tragitto casa-scuola? L’Istituto scolastico di Chiasso, partendo da episodi come questo, peraltro comuni ad altre sedi, ha messo a punto un progetto educativo che si prolungherà sull’intero anno scolastico, a partire da lunedì.
Preparato minuziosamente da un gruppo di lavoro, impegnato anche durante l’estate, coinvolgendo diverse figure, coordinate dalla pedagogista Sonia Lurati, il progetto ha risvolti molto concreti, come il contratto pedagogico che i ragazzi ricevono a scuola e portano casa, per leggerlo e firmarlo con i genitori. Il contratto è stampato quale ultima pagina di un opuscolo informativo, che verrà letto e commentato in classe nelle prime due settimane di settembre, sul quale figurano norme di comportamento da rispettare sul tragitto casa-scuola, alle fermate, dentro la scuola stessa. “Il nostro obiettivo – spiega a l’Informatore il direttore Carlo Formenti – è di costruire giorno dopo giorno un rapporto più solido e responsabilizzante con le famiglie, e soprattutto di educare l’alunno al rispetto di sé stesso e degli altri, all’autonomia personale”.
La numerosa famiglia della scuola elementare di Chiasso è composta da 320 allievi in 16 sezioni e 35 insegnanti. La scuola è confrontata, come sempre e come tutte, con i tempi che corrono. Quelli di adesso sono forse più complessi di prima, i problemi più difficili da risolvere, spesso le famiglie sono disunite, fanno fatica ad educare; così la scuola diventa più impegnativa per tutti, prima di tutto per i bambini. E se questa complessità finora si vedeva nella scuola media, da qualche anno coinvolge anche il settore primario. La scuola di Chiasso, proprio partendo da questi segnali, spesso inviati dai genitori, coinvolti attraverso l’Assemblea, ha iniziato a lavorare sul tema del tragitto casa-scuola, della condotta sui bus; ma si è subito accorta che il discorso del comportamento abbraccia ambiti più vasti che hanno richiesto una visione complessiva. Per non perdersi, ecco allora un racconto che, ideato dal gruppo di lavoro, fungerà da filo conduttore. Per rimanere sul terreno della concretezza, subito dopo l’inizio dell’anno scolastico, l’Autolinea e la Polizia comunale, insieme ai docenti, parleranno ai bambini dei mezzi di trasporto. Più avanti la caccia al tesoro con l’assemblea dei genitori. Ogni classe, a turno, si farà ambasciatrice verso le altre con l’incarico di promuovere il rispetto.