Minori psichiatrici, va bene Stabio

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Due temi attesi, sul territorio del Mendrisiotto, hanno trovato il favore del Gran Consiglio. Il Parlamento lunedì ha approvato la richiesta di autorizzazione alla sottoscrizione di un contratto di affitto per 550 mila franchi annui e lo stanziamento di un credito d’investimento di 1,07 milioni di franchi per la realizzazione della sede provvisoria dell’Unità di cura integrata per minorenni all’ex Clinica di San Pietro di Stabio. Luce verde (69 sì, 6 contrari e 3 astenuti) anche alla richiesta di un credito complessivo di 44 milioni e 185 mila franchi per la realizzazione della nuova sede del Liceo di Mendrisio.

Cominciamo dall’Unità per minori confrontati con disagi psichici, approvata a larghissima maggioranza (solo 3 contrari e 3 astenuti) e che avrà a disposizione 12 posti letto. L’urgenza di una struttura adeguata, attesa da anni, è stata segnalata sin dal rapporto della Commissione sanità e sicurezza sociale (relatore Danilo Forini, PS), al quale non hanno tuttavia aderito i granconsiglieri della Lega e dell’UDC). Un’urgenza dettata dal fatto che finora – e poco o nulla cambierà fino a metà del 2025, tempo entro cui è prevista l’inaugurazione della sede provvisoria a Stabio – i pazienti minorenni vengono ospitati nell’unità presente all’ospedale Civico (destinata a chiudere a dicembre) e alla Clinica psichiatrica cantonale, dove nel 2023 sono stati ammessi 86 giovani (erano 63 l’anno precedente). Questa ubicazione è problematica “perché la coabitazione con gli adulti è stata definita disfunzionale”, parole pronunciate dalla Commissione nazionale per la prevenzione della tortura nel suo rapporto stilato nel 2018.
La sede provvisoria sarà poi rimpiazzata da quella definitiva che il Governo intende costruire a Bellinzona, ma ad oggi il progetto è bloccato da alcuni ricorsi. A Stabio è pronta inoltre ad insediarsi, quando nella capitale sarà edificata la struttura per i minori, la Fondazione Provvida Madre. Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento sanità e socialità, nel suo intervento ha fra l’altro evidenziato che le ricerche di una struttura adeguata sono state lunghe e infruttuose, ma che ora, in circa 8 mesi, una soluzione sarà concreta “per rispondere al crescente disagio giovanile, in parte psichiatrico, che si manifesta sempre più in tenera età”. De Rosa ha inoltre informato che Stabio potrebbe accogliere anche il Centro di competenza per la presa a carico dei disturbi del comportamento alimentare, attualmente ospitato all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio.

Si apre il cantiere
al centro scolastico
E il Liceo di Mendrisio avrà una nuova sede. Il Parlamento ha liberato infatti la cospicua somma di 44 milioni e 185 mila franchi per costruire un edificio che a conti fatti potrà ospitare 36 sezioni e garantire una capienza di 650 studenti. La prima tappa può dunque avere inizio. Le tempistiche del primo round prevedono il via ai lavori in primavera e conclusione entro il 2028. Il futuro complesso prevede inoltre “aule di insegnamento e laboratori, spazi per i docenti e gruppi di materia, uffici (direzione, segreteria, portineria, sale colloqui, infermeria e psicologo), aule di studio-informatica-gruppi allievi, spazi di studio aperti, spazi multiuso e una mescita oltre a spazi tecnici, depositi, archivi e servizi”. Il messaggio governativo evidenzia inoltre che “il progetto mira a creare uno spazio interno al complesso scolastico vivo, con strade, piazze e zone per il riposo e lo studio, favorendo gli incontri, lo scambio didattico e umano in un contesto caloroso e conviviale”.
L’insieme del programma è contenuto in un volume compatto, articolato e sviluppato attorno a due patii che apportano aria e luce naturale fino al piano terreno, qualificando gli spazi e facilitando l’orientamento degli utenti”.
Nel suo rapporto, i membri della Commissione della gestione e delle finanze (relatore Matteo Quadranti, PLR) si sono pure chinati sulle esigenze future della sede scolastica, che prevedono ad esempio entro il 2033, attraverso tappe successive, l’edificazione di una palestra quintupla che potrà essere utilizzata anche da realtà e associazioni locali, regionali o cantonali. La Commissione ha tra l’altro espresso il chiaro auspicio che nel complesso possa trovare posto anche l’agognata piscina coperta di carattere regionale, rivendicata a più riprese dagli stessi Comuni del Mendrisiotto. Complessivamente sono 5 le fasi di edificazione. Conclusione, nel 2038.

L’eco del voto
sul piano comunale
L’AlternativA di Mendrisio plaude all’approvazione del credito per la costruzione del nuovo edificio scolastico. Un investimento per cui il Municipio si è speso in prima linea: “perlomeno i sei settimi” rilevano Verdi e Sinistra, evidenziando i voti contrari dell’UDC. Il comunicato stampa sottolinea che è fondamentale che l’ente pubblico investa una parte significativa delle risorse nel sistema scolastico, per garantire a tutti l’accesso a un percorso educativo di qualità e fornire a chi studia gli strumenti per formarsi uno spirito critico. Offrire una nuova casa al sapere “rappresenta per la Città di Mendrisio e per il Mendrisiotto una tappa fondamentale nel rafforzamento dell’istruzione. La condizione del patrimonio edilizio scolastico è per molti versi la cartina di tornasole di un sistema educativo, della sua capacità di innovazione e della priorità che la società dedica all’istruzione”.

Si tratta di un “investimento a favore del futuro dei nostri giovani che ci soddisfa pienamente e che era atteso da tempo dai cittadini della regione, dal nostro Municipio, dagli studenti e dal corpo docenti” commenta Dario Engeler, consigliere comunale PLR a Mendrisio che mette in luce “una curiosa ombra”. Attraverso una nota al giornale, Engeler rimarca il voto contrario espresso dai granconsiglieri UDC che “senza motivazioni solide hanno deciso di non approvare il progetto, dimenticandosi, tra l’altro, che il municipale responsabile del dicastero Formazione e accudimento di Mendrisio è un loro rappresentante”. Il consigliere invoca chiarezza sgombrando ogni ambiguità in questo ambito da parte del capo dicastero.