“Insieme per la Pace”, una missione che dura da 30 anni

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Gli anziani che ricevono il sostegno mensile in Ruanda.

Insieme per la Pace compie 30 anni e brinda con un aperitivo solidale al quale si può partecipare. Tutto ha avuto inizio durante il terribile genocidio sofferto nel 1994 nel Ruanda. Lo ricordiamo: in 100 giorni vennero massacrate quasi 1 milione di persone. L’intento della violenza perpetrata dagli estremisti Hutu era distruggere la minoranza etnica dei Tutsi. Molte donne vennero stuprate e il dramma lasciò sul campo sofferenza e povertà. È stato in quel contesto che Gabriella Caldelari è partita per il Ruanda, ha visto con i suoi occhi i traumi e i bisogni di quelle popolazioni e quando ha fatto rientro, ha creato l’Associazione Insieme per la Pace (con sede a Signôra in Valcolla) per portare sostegno in quel Paese.

Di professione educatrice, la socia-fondatrice si recò molte volte in Ruanda dove veniva chiamata Maman Gabriella. Successivamente Insieme per la Pace ha aiutato anche altre realtà fra cui quella dell’ex Iugoslavia nel conflitto degli anni Novanta. “Per festeggiare i 30 anni di Insieme per la Pace e onorare Gabriella – mancata lo scorso mese di dicembre – abbiamo organizzato un aperitivo solidale sabato 24 agosto alle 17 al Crotto Sant’Antonio di Balerna. Il 24 agosto sarebbe il compleanno di Gabriella quindi abbiamo deciso di organizzare questo evento in questa data per onorarla e festeggiare in qualche modo con lei. Il ricavato sarà devoluto per i nostri progetti in Ruanda” ci spiegano i membri del nuovo Comitato che portano avanti l’Associazione con Ismaele, figlio di Gabriella. Lo scopo dell’Associazione fin dall’inizio era aiutare i più bisognosi, rendendoli però responsabili e indipendenti.

Come è la situazione oggi in Ruanda?
“La realtà nelle colline è ancora di forte povertà, quindi i bisogni sono ancora tanti. Inoltre l’acqua non arriva in tutti i villaggi” spiegano i nostri interlocutori.

Quali progetti state portando avanti?
“Attualmente abbiamo dato avvio alla costruzione di un nuovo acquedotto a Tumba e lavoriamo ad un nuovo progetto dei maiali a Kinihira (provincia di Rulindo). Il primo porterà al villaggio di Tumba questo prezioso Oro Blu (Amazi: in Ruanda quest’espressione fa riferimento all’acqua)! Il secondo progetto consiste nella costruzione di una stalla, gestita da una cooperativa dove vengono allevati i maiali, che andranno poi alle varie famiglie della zona, con l’obbligo di ritornare il primo maiale nato alla cooperativa, dando lavoro ad una quarantina di persone. Se riusciamo a raccogliere altri soldi, ci sarebbero altri due acquedotti e un altro allevamento di maiali da finanziare”.

Cosa è rimasto di quel che è stato creato negli scorsi anni?
“Sono sempre attivi a Rutongo la panetteria dedicata da subito a Maman Gabriella Caldelari, che dà lavoro a una ventina di persone, il centro di ricamo e di artigianato, come anche le coltivazioni di canna da zucchero, caffè e riso. Abbiamo contribuito alla costruzione della Scuola Itetero e naturalmente continuiamo con i padrinati. Se qualcuno è interessato a saperne di più, vi invitiamo a consultare il sito o contattarci via mail o telefono. Ringraziamo i nostri sostenitori che con qualsiasi contributo rendono possibile questi progetti: “Abbiamo bisogno di te ogni giorno, anche oggi” è lo slogan dell’Associazione.”