Pure le filiali di Chiasso e Mendrisio saranno trasformate, anche se Carmen Bünzli, responsabile degli uffici postali del Mendrisiotto, non sa ancora dire quando ciò accadrà. Verrà in ogni caso replicato il modello che tutti possono vedere oggi a pianterreno del Serfontana, presentato lunedì scorso come il settimo ufficio postale ticinese profondamente rinnovato.
Per capire come mai l’attenzione della Posta è caduta proprio su questo centro commerciale basta rimanervi un quarto d’ora e osservare le decine di clienti d’ogni età che si rivolgono a uno dei quattro funzionari dietro al vetro degli sportelli; e c’è anche un po’ di fila. “I tempi cambiano rapidamente, mutano le esigenze della clientela: la Posta non può aspettare!”, rileva Bünzli indicando il grande spazio aperto che gli utenti incontrano prima di accedere agli sportelli. Nulla di paragonabile agli uffici che sono stati chiusi negli ultimi anni in tutto il distretto, a Brusino, Balerna, Morbio, Chiasso, Mendrisio… Si trattava di spazi dignitosi e funzionali, il personale era cortese, competente e conosciuto. Ma nulla più. Non c’era di sicuro la scritta ”Benvenuti” come qui, incisa sul mobile in legno che fa da interfaccia tra l’utenza e i servizi, utilizzato per la consulenza alla cientela; e neppure lo spazio dedicato ai bambini, intanto che i genitori attendono il loro turno per accedere agli sportelli, uno dei quali pensato anche per le persone che faticano a muoversi.
Fra il pubblico della Posta al Serfontana ci sono probabilmente anche i cittadini che erano abituati a servirsi dell’ufficio giallo situato nelle loro borgate. Ma indietro non si torna e la Posta ha girato una nuova pagina della filiale Serfontana, nata negli anni Settanta, quando venne costruito il maxi emporio.
Il grande attaccamento della popolazione
“La popolazione ha sempre avuto un grande attaccamento alla Posta, azienda che ha saputo adattarsi ai cambiamenti. E questa ne è la prova”, afferma il sindaco di Morbio Inferiore Claudia Canova, rilevando che il rinnovato ufficio postale è a disposizione della popolazione dell’intera regione.
“Accanto alle tradizionali prestazioni, il personale mostra volentieri ai clienti come svolgere le operazioni correnti in modo efficiente e in tutta semplicità, che si tratti di farlo in filiale, a casa propria o con la tecnologia mobile”, spiega Carmen Bünzli. Nell’open space trovano posto anche il postomat per il prelievo; e presto, con un altro apparecchio, si potrà fare i versamenti senza contante. A disposizione anche una rete wirelss, e, tra poco, un posto per depositare e impostare pacchi preaffarncati.
La singolarità della Posta di Chiasso
Presente all’inaugurazione degli spazi rinnovati anche Bruno Arrigoni, sindaco di Chiasso, una città in cui la posta lavora parecchio anche con la clientela italiana nell’ambito della spedizione. Carmen Bünzli: “Conoscendo l’affidabilità della Posta svizzera, in particolare apprezzandone la rapidità e la sicurezza, ci sono ditte italiane che utilizzano la Posta di Chiasso per impostare le spedizioni in Italia”.
Ora non rimane che attendere l’ammodernamento delle altre filiali, nella speranza che la Posta rimanga all’altezza anche negli uffici gestiti in partenariato con i negozi, una quindicina tra il ponte diga di Melide e Chiasso. A Pedrinate l’esperienza è positiva, tanto che varrebbe la pena, secondo il sindaco Arrigoni, replicarla nel quartiere di Via Soldini dov’è aperto un negozio Denner.