Il giovane Municipio e le visioni politiche

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Si invocano nuove visioni per Mendrisio dopo un decennio di grande progettualità.

• (red.) È tradizione che a Mendrisio – lo ha detto il sindaco Samuele Cavadini – si attribuisca un titolo ai bilanci dell’amministrazione comunale: il consuntivo 2018 è stato definito “di transizione”. Il messaggio è passato, lunedì sera, al vaglio del Legislativo che lo ha accolto con 38 voti favorevoli e un contrario. Una transizione che – si auspica – porti dalle cifre rosse di oggi a numeri più confortanti nel futuro prossimo. Il disavanzo legato ai consuntivi si avvicina infatti a 1,5 milioni di franchi. Non è il caso di farne un dramma, secondo l’Esecutivo, ma non si può neppure sottovalutare, come ha tenuto a sottolineare il capodicastero finanze Marco Romano, soprattutto in considerazione del fatto che altre città hanno illustrato conteggi di segno decisamente positivo.
Tra gli aspetti incoraggianti si può citare la spesa tenuta saldamente sotto controllo (il Municipio è molto rigoroso), l’estrema stabilità del gettito delle persone fisiche, gli importanti cantieri portati a conclusione (nel 2018, anno straordinario, sono stati investiti 31 milioni di franchi netti) e il peso del capitale proprio, che tuttavia è a rischio di erosione. Sull’altro versante va considerato il moltiplicatore aritmetico, che tende a superare quello politico, e la grande incertezza legata al gettito delle persone giuridiche. Ogni decisione va misurata, ha ripetuto Romano che ha annunciato l’impegno del Dicastero nell’operare una valutazione di dettaglio tra spese governate e non governate direttamente dalla città. L’analisi è in corso: le cifre nude e crude consentiranno un vero dibattito in seno al Legislativo nell’ottica di operare scelte politiche per gli anni a venire.
Sul fronte degli oneri dovuti al Cantone è intervenuto Gianluca Padlina dai banchi del PPD, mettendo in luce il fatto che oggi i conti sono in nero e che quindi “non c’è più giustificazione per un saccheggio delle casse comunali”. Padlina – che ha ribadito che i popolari-democratici auspicano il mantentimento della pressione fiscale al 75% – ha invocato nuove visioni per Mendrisio, una direzione da imboccare dopo un decennio di grande progettualità.
Il moltiplicatore d’imposta comunale al 75% è stato difeso anche da Giovanni Poloni, capogruppo del Partito liberale radicale che ha invitato a riflettere sul fatto che Mendrisio è un Comune polo, che offre servizi all’intera regione, e che in quanto tale non può essere paragonato a realtà più piccole che vantano peraltro moltiplicatori assai attrattivi. Il pericolo di una “migrazione” di aziende e privati rimane nondimeno presente per Massimiliano Robbiani che ha preso la parola a nome dei consiglieri di Lega-UDC-Indipendenti. Il gruppo ha anche fatto appello alla trasparenza nella gestione degli enti sussidiati.
Françoise Gehring (Insieme a Sinistra) – che ha rammentato l’importanza dell’istruzione nella crescita civica della comunità e dell’impegno in campo culturale che dà lustro al capoluogo – ha parlato della necessità di dare vita a una città più resiliente che sappia rispondere alle sfide in ambito sociale, economico e in relazione ai cambiamenti climatici. Un tema toccato anche da Claudia Crivelli Barella che, per I Verdi, ha esortato il Municipio a occuparsi con vigore dell’emergenza climatica (cfr. sotto): se occorre un innalzamento del moltiplicatore “facciamolo senza esitazioni”.
Sul tema del gettito è tornato, infine, il sindaco che ha rivelato come quello delle persone giuridiche, di fatto, si siadimezzato: “i tempi sono cambiati”. Il giovane Municipio – così è stato definito da più consiglieri – si è insediato in un momento di transizione “di nuova situazione finanziaria dei conti” ha detto Cavadini facendo riferimento alle decisioni che occorrerà adottare sia in termini di moltiplicatore, sia di servizi da erogare alla comunità: questioni di scelte.

Un Bilancio ecologico e sociale
Maggiore attenzione all’ambiente: è l’imperativo ribadito lunedì sera dai Verdi nel contesto della discussione sui conti cosuntivi del Comune. Attraverso la presentazione di una mozione generica – primo firmatario il consigliere comunale Andrea Stephani – il gruppo invita la città ad adottare un “Bilancio ecologico e sociale” che consenta di misurare la qualità di vita degli abitanti e il grado di soddisfazione dei dipendenti dell’amministrazione, offrendo un indirizzo preciso per lo sviluppo sostenibile del capoluogo e per le sfide imposte dal cambiamento climatico.