Luci accese su Locarno 71

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Locarno 71, l’ultima edizione a firma del direttore artistico Carlo Chatrian, affronta il suo primo fine settimana. Un Festival che quest’anno, oltre a cercare di intercettare le linee e le tendenze del cinema di oggi e di domani, pone l’accento su un genere solitamente poco rappresentato ai grandi festival, ossia la commedia.

E se l’apertura sui toni leggeri di Stan Laurel&Oliver Hardy è stata in questo senso una sorta di dichiarazione di intenti, ne sono ulteriore conferma la retrospettiva dedicata a Leo McCarey (colui che scoprì e lanciò la coppia sopracitata) e la presenza di diverse commedie nel cartellone di Piazza Grande, fra cui spiccano le due coproduzioni italo-svizzere Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia, con Diego Abatantuono, in programma martedì 7 e L’ospite di Duccio Chiarini, giovedì 9. Si può leggere in quest’ottica anche l’invito di un’ospite d’eccezione come Meg Ryan, celebre soprattutto per aver illuminato con il suo carisma alcune commedie romantiche di grande successo (Harry, ti presento Sally…, Insonnia d’amore, C’è Posta per te). Di seguito, ecco i principali appuntamenti del weekend in Piazza Grande e nel Concorso Internazionale, composto quest’anno da quindici opere.
Oggi il Concorso ospita alle 14 al FEVI, il film statunitense Diane di Kent Jones, già trionfatore all’ultimo Tribeca Film Festival. La protagonista è una vedova in pensione del Massachussets, che dedica le sue giornate a prendersi cura degli altri, mettendo le proprie esigenze in secondo piano, e cercando inoltre di riallacciare i rapporti con un figlio tossicodipendente.
A seguire, sempre al FEVI alle 16.30 Sibel, di Çagla Zencirci e Guillaume Giovanetti, coproduzione franco-turca, ci porterà a scoprire un altro coraggioso personaggio femminile (il coraggio delle donne sembra essere un fil rouge della selezione di quest’anno). Sibel è una giovane che vive con il padre e la sorella in un villaggio isolato in un’altura sopra il Mar Nero. Rifiutata dal resto della comunità in quanto muta, Sibel comunica grazie ad un’antica lingua fischiata e va alla ricerca di un lupo che sembra aggirarsi nella foresta e che è l’oggetto delle paure delle donne del posto.
La sera in Piazza, dopo la consegna del Leopard Club Award a Meg Ryan – che si potrà riammirare sullo schermo in seconda serata nel dramma di Jane Campion In The Cut (2003) -, spazio al film tedesco Was uns nicht umbringt di Sandra Nettelbeck, storia di uno psicoterapeuta dalla vita ingarbugliata, che si innamora di una paziente giocatrice d’azzardo compulsiva che ha problemi con gli uomini.
Se siete di quelli mattinieri, domani il Concorso apre subito dopo colazione, alle 8.30 (Palavideo), con la seconda parte del film argentino diviso in sei episodi della durata complessiva di 808 minuti(!) La Flor di Mariano Llinàs. A seguire, alle 14, Alice T. di Radu Muntean, coproduzione Romania-Francia-Svezia, che mette al centro la ribelle Alice, adolescente adottata e problematica, che vive in un mondo in bilico fra finzione e realtà.
A chiudere la giornata del Concorso, alle 16.30, sarà l’italiano Menocchio di Alberto Fasulo, che ci porterà nell’Italia di fine Cinquecento, ad assistere alla ribellione del vecchio mugnaio friulano Menocchio, contro i nuovi rigidi dettami e i metodi inquisitori della Chiesa cattolica, minacciata all’epoca dall’ascesa della riforma protestante.
La serata in Piazza comincerà con il Pardo d’Onore a Bruno Dumont, di cui si potranno vedere, in seconda serata, i primi due episodi della serie Coincoin et les Z’inhumains. Si proseguirà quindi con l’action-thriller americano The Equalizer 2, di Antoine Fuqua, che vede il ritorno di Denzel Washington nei panni di Bob McCall, ex agente segreto in pensione, che si dedica ad aiutare persone comuni infilatesi in guai più grandi di loro.
Da segnalare, sempre nella giornata di domani, la proiezione di L’Humanité (1999) di Bruno Dumont alle 14 al Palavideo, l’incontro di Meg Ryan con il pubblico allo Spazio Cinema alle 10.30 e la proiezione di Insonnia d’Amore al Gran Rex alle 14.30.
Nella giornata di domenica, alle 9 al Palavideo, proseguirà la presentazione in Concorso del film argentino La Flor, mentre alle 14 sarà la volta del canadese Genèse di Philippe Lesage, opera incentrata sui turbolenti primi amori del giovane Guillaume, della sorellastra Charlotte e di Félix. Alle 16.30, chiude la giornata del Concorso RAY & LIZ, esordio alla regia dell’artista e fotografo inglese Richard Billingham, che offre un autobiografico ritratto di famiglia e dei suoi genitori, che lo hanno cresciuto nel piccolo appartamento di una casa popolare alla periferia di Birmingham.
La Piazza Grande, in occasione del settantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, proporrà l’ultimo lavoro di Spike Lee BlacKkKlansman, Grand Prix al Festival di Cannes. Il film racconta le incredibili vicissitudini di Ron Stallworth, che negli anni ‘70, in piena lotta per i diritti civili, divenne il primo ufficiale afroamericano a entrare a far parte della polizia di Colorado Springs. Accolto dallo scetticismo dei colleghi, seppe farsi notare per una missione impossibile: infiltrarsi nel Ku Klux Klan allo scopo di denunciarne le efferatezze.
In seconda serata, in omaggio a Kyle Cooper, creatore di indimenticabili sequenze di titoli per il cinema, verrà proposto Se7en di David Fincher, uno dei capolavori del cinema thriller degli anni ‘90: Brad Pitt e Morgan Freeman sono due detective agli antipodi, costretti a fare squadra per dare la caccia a un terribile serial killer, che punisce con la morte i colpevoli dei sette vizi capitali. Buon Festival!

Francesco Rizzi