
(p.z.) “Un ricordo fantastico per me? La contesa che c’era nel ‘94 per Accademia d’architettura, Facoltà d’economia o Facoltà della Comunicazione. Ricevetti una convocazione dall’allora sindaco di Lugano, Giorgio Giudici. Io ero alle prime armi… Fu un colloquio molto aperto, trovai una persona disponibile e alla fine ci fu una stretta di mano nella quale – per ironia della sorte – l’architetto preferiva l’Economia e l’economista puntava all’Architettura!” Anche più del traguardo delle aggregazioni, la creazione dell’Ateneo rimane per Carlo Croci uno dei momenti più intensi da ricordare ora che mancano solo due mesi al termine del suo mandato (scadrà il 22 marzo). Martedì il sindaco di Mendrisio ha consegnato al vicesindaco Samuel Maffi ed al Municipio intero le sue dimissioni dalla carica vissuta con impegno e passione per 24 anni. “Un’esperienza di vita arricchente, straordinaria – ha commentato con voce provata un po’ dall’influenza e un po’ dall’emozione – che, al di là delle opere compiute insieme all’Esecutivo, al Legsilativo e all’Amministrazione, mi ha permesso di conoscere persone straordinarie, di tutti i partiti, talvolta anche con discussioni accese. Mi riferisco alle maestranze del Comune, a moltissimi cittadini e alle delegazioni cantonali, nazionali e internazionali che ho avuto l’occasione di incontrare. Posso dire di essere stato fortunato ad aver raccolto così tante relazioni e aver potuto – mi auguro – influire positivamente nelle scelte di crescita della Città”. Città che dal ‘94 ad oggi è passata da seimila abitanti a 14mila, aggregando a sé altre nove realtà comunali del comprensorio e portandosi ad un capitale proprio stimato in 24 milioni a inizio 2018 rispetto ai 3 milioni del ‘94. Il moltiplicatore d’imposta, che si situava all’85% nel ‘94, ha conosciuto un picco al 90% nel Duemila per poi ridiscendere fino all’attuale 75%. Moltissimi i messaggi municipali firmati (840 in 24 anni!) per investimenti e opere che hanno gettato le basi della Città facendole anche superare in maniera definitiva l’annoso dualismo con Chiasso. L’elenco dei messaggi municipali indicati da Croci come principali può essere interpretato come una sorta di diario che riflette la storia degli ultimi 25 anni di Mendrisio. Vi si legge uno sviluppo incredibile che lascia tuttavia anche strascichi di preoccupazione per quanto riguarda il “nodo” del traffico che ancora non è stato risolto, l’“assalto” della piana di San Martino fra industrie e commerci, l’inquinamento dell’aria (un problema generalizzato ma che tocca profondamente anche Mendrisio) ed una difficoltà sempre maggiore a fare quadrare i conti del Comune con un casinò che da tempo non è più la “gallina dalle uova d’oro” e sul quale – fin dall’inizio – non si è voluto fondare il destino del Comune. L’Accademia, la Supsi, la Filanda e il CPI fra gli investimenti più cospicui per poi giungere nel 2016 e nel 2017 a due referendum portati a casa dai referendisti: quello della Piazza del Ponte e l’altro contro la trasformazione delle AIM in AIM SA. “Ebbene quest’ultimo referendum è all’origine della mia decisione di lasciare; – ha spiegato Croci – è un sentimento strano che ti arriva addosso e non sai perché. Facevo fatica ad accettare questa scelta pur sovrana del popolo e l’ho confidato al segretario. E poi comunque anche i 30 anni di politica che ho alle spalle ed il vedersi confrontato ad un nuovo modo di fare politica, mi hanno spinto a scendere dall’autobus… per riprendere la metafora cui avevo fatto riferimento annunciando a Natale l’intenzione di presentare le dimissioni”. Nella sala in cui è stata convocata la conferenza stampa martedì, era presente la sua famiglia al completo alla quale Croci ha rivolto un ringraziamento: “In 30 anni d’impegno politico per il Comune, mia moglie non si è mai lamentata per le numerose assenze che la carica impone” ha concluso il sindaco augurando ogni bene a Mendrisio, ringraziando tutti i cittadini e in particolar modo il compianto ex segretario comunale Flavio Bernasconi con il quale Croci ha collaborato per 5 anni e l’attuale segretario comunale Massimo Demenga: “il miglior professionista che un sindaco possa incontrare. Siamo stati fortunati a Mendrisio”.