“Voglio proprio salire a vederlo”

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(red.) “Voglio proprio salire a vederlo…”. E’ una delle frasi più ricorrenti in questi giorni di fine marzo fra la popolazione ticinese. E non solo: Francesco Isgrò, direttore della Ferrovia del Monte Generoso, parla di un grande interesse e di numerose prenotazioni per salire a 1700 metri e vedere, finalmente, quello che sta già diventando il ristorante di montagna più celebre della Svizzera, il Fiore di pietra disegnato da Mario Botta e finanziato dalla Migros con ben 25 milioni di franchi.

 

Curato nei dettagli, costruito con materiali moderni e di prima qualità, dotato di arredi discreti, come discreto è il suo porsi in Vetta al Generoso, il Fiore di pietra ha sorpreso tutti coloro che mercoledì, giornata inaugurale, hanno potuto visitarlo. Inconfondibile il tratto di Botta (in questo dettaglio fotografico). La nascita del ristorante è frutto di un intenso lavoro di progettazione e costruzione, cui hanno concorso la Migros, il Cantone e i Comuni della regione. L’edificio sorge in parte  sulla roccia che aveva dato segni di cedimento e sulla quale era costruito il vecchio albergo. L’inserimento di micropali nella roccia le ha ridato stabilità e la sicurezza è garantita al 100%, osserva l’ingegner Luigi Brenni, che con il figlio Pietro ha curato la statica; il figlio di Mario Botta, Tobia, ha invece svolto la funzione di capoprogetto sul cantiere assai complesso, diretto dall’arch. Marzio Giorgetti. Il materiale è stato trasportato con una teleferica di oltre 2 km; risolto, con la costruzione di una canalizzazione di oltre 2 km, il problema della fognatura.
Le porte al pubblico saranno aperte nel prossimo fine settimana, l’8 aprile.