Le vite che incontrano la Storia

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• (red.) “Raccontare storie significa volere bene alle persone e al territorio nel quale si vive”. Sono le parole scelte da Marco Rossi, responsabile culturale del Comune di Stabio, per introdurre la presentazione del volume Testimonianze, curato da Guido Codoni, un passato di docente e un presente di curioso indagatore della realtà locale, attraverso le trame che l’hanno costituita. L’autore ha incontrato il pubblico nell’ambito di una serata svoltasi il primo dicembre nella gremita aula magna delle scuole medie di Stabio, suo paese d’adozione.

Il libro, edito dalla Tipografia Stucchi SA di Mendrisio, raccoglie – in 240 pagine riccamente illustrate – gli scritti di Guido Codoni, pubblicati nell’arco di un decennio dal settimanale l’Informatore. Un’accurata selezione di personaggi, luoghi, società ed enti legati alla regione: vicende minute che si intrecciano, indissolubilmente, alla Storia con l’iniziale maiuscola.
Un volume, ha sottolineato Rossi, che ha un peso culturale importante, simboleggiato dalla citazione iniziale, presa in prestito dall’autore, tratta dalla raccolta di poesie “Segnalibro” di Edoardo Sanguineti. Versi che ritrovano un senso nell’affermazione di Codoni della raccolta: “tutte le vite meritano d’essere raccontate”. Il curatore della raccolta l’ha fatto con passione e con la premura indispensabile, affinché “questo patrimonio non vada perduto”. Una sensibilità che i lettori de l’Informatore hanno imparato a conoscere e apprezzare, come ha ricordato la direttrice Fausta Ferretti, intervenuta alla presentazione di Testimonianze: “Codoni parla del passato, ma anche del presente, con un’attenzione particolare al nostro territorio”. Fausta Ferretti ne ha tratteggiato un ritratto: “Guido Codoni è un infaticabile affabulatore. Scrive con grande meticolosità, si documenta a fondo, poi legge, rilegge, corregge…”.
La veste grafica del libro, ideata da Aldo Luisoni, rappresenta un guscio elegante che custodisce la memoria di epoche diverse che si sono succedute. “Le parole, le testimonianze qui contenute, hanno la forza di andare al di là del tempo, per portare fino a noi la voce di un’umanità che può così continuare a vivere, raccontandoci di persone e storie che vanno sbiadendo nella lontananza del ricordo” annota Franco Lurà nella prefazione. Il libro, ha rilevato Codoni, è nato proprio “a causa” dello stesso Lurà che ha sollecitato l’autore a lanciarsi nell’avventura editoriale.
L’immagine di copertina – dal Portfolio: Vigino-Dentro la masseria, 2009 – è firmata da Giovanni Luisoni; “rappresenta – ha proseguito Codoni – l’allegoria della raccolta di articoli che hanno un piede nel passato e guardano al presente e al futuro”.
Il libro è suddiviso in cinque macrocapitoli: sportivi, luoghi, società e enti, personaggi e politici. I testi sono ordinati secondo la data di apparizione sul settimanale l’Informatore.
Stimolato dalle domande di Marco Rossi, Guido Codoni ha rammentato la scintilla, scoccata in giovane età, che ha acceso la passione per diverse discipline sportive, dalla ginnastica, al calcio, al ciclismo, un amore che traspare anche dalle pagine: “la bicicletta è stato il mezzo che mi ha permesso, da ragazzo, di  mettere il naso fuori Chiasso. Il Comacini era, per la nostra generazione, qualcosa di mitico”.
Quali sono, invece, gli odori che che riportano indietro la mente? “Quello della bottega del ciclista che “ti avvolgeva”. O ancora quello delle cartelle di cuoio del primo giorno di scuola” ha risposto Codoni.
L’autore ha parlato ancora della sua carriera di arbitro sui campi di calcio: “è stata una bellissima scuola di vita: la possibilità di gestire bene “il potere assoluto” che deriva da questa funzione regala tante soddisfazioni”.
In una sorta di gioco spontaneo, Rossi ha coinvolto il pubblico in sala, aprendo casualmente il volume per tuffarsi rapidamente in un argomento. Dal racconto degli agenti della polcomunale di Chiasso che si spostavano su due ruote per “domare” il traffico di confine che attraversava il centro, alla splendida stagione del Mendrisio Star. Dalla narrazione delle vite congiunte all’Alpe Luasa, sotto il Monte Bisbino, alla memoria delle bricolle.
La serata dello scorso giovedì ha avuto un’appendice, per così dire cinematografica, grazie ai filmati del Mendrisiotto d’antan, commentati dal vivo dalla voce di Rodolfo Bernasconi, e dell’Archivio della memoria di Stabio.
Il volume Testimonianze si può acquistare rivolgendosi alla Tipografia Stucchi SA, in via Nobili Bosia 11, a Mendrisio (tel. 091 646 11 53). Lo si potrà trovare anche presso: Libreria Leggere a Chiasso, Cartoleria Cerutti a Balerna, Cartoleria Nuova a Mendrisio e le librerie Al Ponte, Dei Ragazzi e Dal Libraio di Mendrisio e sarà pure in vendita nell’ambito del mercatino natalizio del Magnifico Borgo che si svolgerà sabato 10 e domenica 11 dicembre nelle vie e  nelle piazze del centro storico tra le 10 e le 18.